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La Messa delle ceneri

L'omelia del Vescovo

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Qualcosa di insolito, nella Santa Messa del mercoledì delle ceneri presieduta dal vescovo Renato Marangoni mercoledì 26 febbraio nella cripta della cattedrale di Belluno, celebrata a porte chiuse.

E «qualcosa di nuovo – ha asserito il Vescovo nell’omelia – ci dice Gesù, con le sue parole «In verità io vi dico». Il Vescovo si riferiva al brano evangelico di Mt 6,1-6.16-18 ma anche ai brani evangelici delle due domeniche precedenti questa liturgia, scanditi dalla frase di Gesù “ma io vi dico”: «Gesù intende aprire una possibilità nuova per liberarci dalla meschinità, dall’autosufficienza, dal calcolo utilitaristico; dal lavarci le mani di fronte a una chiamata a qualcosa di più».

Questo ingresso nel tempo della Quaresima, ha proseguito «ci allena a questo di più: un di più a cui corrispondere al dono di partecipare alla Pasqua di Gesù». Un «di più» che nel Vangelo della celebrazione delle ceneri, assieme eucaristica e penitenziale, è la memoria del «Padre che vede nel segreto». Quindi «c’è qualcosa di talmente profondo di questo Dio, presente e operante nella nostra vita, che noi non possiamo pretendere di tirare dalla nostra parte». Nei giorni preoccupati e di difficile gestione dell’emergenza sanitaria, «qualcuno – ha proseguito il Vescovo – si è azzardato a prendere la parola al posto di Dio, esprimendo giudizi azzardati, a volte portatori di rabbie ancestrali. Chi ha parlato di “castigo di Dio” ha preteso impossessarsi del Padre che è nel segreto e vede nel segreto».

Giorni di emergenza, certo: ma che «entrano nella nostra Quaresima, per annunciare che c’è sempre quanto ha detto Paolo nella seconda lettura: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso: parole con cui donarci fiducia e vicendevole aiuto in questi giorni! Lasciamoci “profumare la testa” e “lavare il volto” (espressioni del Vangelo, ndr) dalla parola riconciliante di Gesù». Da parte del Vescovo, anche la gratitudine «a quanti sono in prima linea in questa emergenza». Più di mille persone hanno seguito questa celebrazione sulla diretta Fb dell’«Amico del Popolo» e altre 2.200 hanno visto il video in serata.

don Giuseppe Bratti