Partenza da Mel sabato 19, arrivo a Facen domenica 20 agosto

Esci 2023, diario del cammino

Cronaca dagli Esercizi Spirituali Comunitari Itineranti sul Cammino delle Dolomiti, 16ª edizione

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Nel primo mattino di sabato 19 agosto, con ritrovo a Mel, è iniziato il primo turno della 16ª edizione degli Esercizi Spirituali Comunitari Itineranti (ESCI) sul Cammino delle Dolomiti, organizzata dalla consolidata Équipe diocesana che promuove questa iniziativa. Il gruppo dei 36 pellegrini è costituito in prevalenza da persone provenienti dalla provincia di Belluno, da altre province del Veneto (cinque da Treviso, tre da Vicenza, due da Venezia e due da Verona) e da due “amici di pigna” del Trentino; sette le coppie di sposi che hanno scelto di camminare assieme anche in questa occasione particolare; dodici i “nuovi” che vivranno per la prima volta questa esperienza. Alcuni membri della comunità di adulti scout (MASCI) “Le dalmede” di Belluno-Feltre, garantiscono l’aspetto logistico; Cesare Lasen rappresenta l’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, che sostiene l’iniziativa; don Augusto Antoniol, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della Missione, accompagna i pellegrini nelle due giornate di cammino. Alla partenza i saluti di don Massimiliano Zago, parroco di Mel, e di Flavio Dal Piva, capogruppo degli scout Agesci di Mel.


Da Mel a San Vittore, primo giorno

Dopo circa due ore di cammino, prima sosta alla chiesa di sant’Antonio abate di Bardies, ornata di pregevoli affreschi, accolti da Adriano del gruppo natura di Lentiai. Qui don Augusto Antoniol ha proposto la prima riflessione sul tema della “partenza”.

Sosta successiva alla chiesa di san Bernardo di Cesana, con altri pregevoli affreschi, accolti da Gabriella Bondavalli del Gruppo Amici di Cesana e dalla prof. Paola Brunello, in occasione della sagra paesana (il 20 agosto è san  Bernardo). Attraversato tutto il Vincheto di Celarda, grazie alla collaborazione con il comando dei Carabinieri forestali, si sosta infine ad ascoltare la seconda riflessione di don Augusto Antoniol sul tema del “percorso”.

Quindi è venuto il momento di salire al Santuario dei santi Vittore e Corona, lungo l’itinerario della “Via Crucis”. Tra le austere mura del chiostro, dopo l’accoglienza del rettore, monsignor Sergio Dalla Rosa, i pellegrini hanno ascoltato dalla voce del professor Marco Perale il racconto della vicenda storica dei due martiri e del Santuario. Dopo la cena, la terza riflessione sul tema dell’“arrivare”.


Si riprende il cammino verso Feltre e Facen

Dopo la notte passata nel santuario e la colazione, domenica 20 il gruppo si è dato appuntamento in chiesa per la preghiera del mattino. Qui Alan Bortolas ha offerto ai pellegrini alcune notizie sugli affreschi che ornano il santuario. Si parte quindi alla volta di Feltre, per arrivare verso le 9.00 al battistero del duomo, dove i pellegrini vengono accolti da don Yuri Khohan, cappellano dei fedeli ucraini, accompagnato da alcune donne della comunità greco-cattolica di Feltre, e dall’arciprete della Concattedrale, monsignor Angelo Balcon. Di seguito i parrocchiani di Feltre offrono ai pellegrini un momento di ristoro, presso la mostra “I miracoli di Val Canzoi”, davanti all’oratorio di Maria Annunziata.

Partiti da Feltre, continuando l’itinerario della tappa n.1 del Cammino delle Dolomiti, il gruppo è passato per Stella Maris e Teven, raggiungendo, dopo circa un’ora e mezzo di cammino, il santuario della Madonna del Caravaggio a Travagola. Qui il primo incontro con due giovani che risiedono nella comunità di Villa San Francesco di Facen di Pedavena. Uno di loro, Samuel, ha raccontato anche la sua esperienza alla GMG di Lisbona, dove ha avuto l’onore avere il Papa come confessore. E poi l’ultimo tratto di strada per salire a Facen, accolti presso la comunità di Villa San Francesco.

Finito il pranzo, i pellegrini incontrano Aldo Bertelle, direttore della comunità. Quindi come conclusione dell’esperienza di cammino, la celebrazione dell’Eucaristia della domenica, nel cortile di Villa San Francesco. L’ultimo gesto è la consegna della pigna di larice, simbolo del Cammino delle Dolomiti, e i saluti finali.

© Testi e foto a cura di Francesco Laveder