Gli affreschi superstiti nei due chiostri del Seminario

La prima conferenza del ciclo di incontri in preparazione ai 700 anni della dedicazione della chiesa di San Pietro

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La prima conferenza del ciclo di incontri in preparazione ai 700 anni della dedicazione della chiesa di San Pietro a Belluno è stata un grande successo di partecipazione: l’aula magna del Seminario Gregoriano era piena e il pubblico presente ha ascoltato con interesse i due stimolanti interventi e le novità interpretative proposte dai due relatori, Giorgio Reolon e Marco Perale, che hanno parlato rispettivamente dell’iconografia degli affreschi superstiti nei due chiostri dell’ex convento francescano e dell’origine della quattrocentesca “cappella gotica”, non ancora del tutto chiara. Ne è emerso un ritratto di spessore del convento bellunese di San Pietro, al centro di importanti relazioni con il vivace ambiente culturale e umanistico veneziano, nonché con gli interventi di un più ampio progetto dell’Ordine francescano nell’età della Controriforma, con chiari fini didattici e propagandistici, il quale prevedeva la diffusione dei grandi temi caratterizzanti il movimento tramite estese campagne decorative che interessarono in modo particolare i chiostri.

Molto soddisfatti gli organizzatori di questa iniziativa. Secondo mons. Giorgio Lise, rettore del Seminario, è stata «una serata di quelle che riempiono davvero la mente e il cuore. Si è sentita, non solo nei relatori, un’autentica passione per tutto quello che il passato ci ha trasmesso e che noi siamo chiamati a comprendere, conservare e consegnare alle generazioni future. Pensavo fosse uno di quelli argomenti di nicchia, che avrebbero cioè interessato gli esperti e gli studiosi: l’aula magna del nostro Seminario così piena, mi fa pensare che c’è ancora tanto desiderio di conoscenza e tanta passione per gli immensi tesori che abbiamo ricevuto dal passato. Questo ci incoraggia nel cammino intrapreso».

Per Jacopo De Pasquale, bibliotecario della Biblioteca Gregoriana, «l’evento è stato un successo soprattutto grazie alla sinergia tra gli enti coinvolti, Diocesi, Seminario, Associazione culturale Campedel e Biblioteca civica di Belluno. Sono sicuro che anche le successive conferenze saranno egualmente di pregio. In particolar modo le due presentazioni delle tesi di laurea, di Caterina Costa e Aurora Frescura, si prospettano molto interessanti e di valore. Invitiamo la cittadinanza a sostenere queste giovani ricercatrici».

Il prossimo appuntamento sarà venerdì 23 febbraio, alle 20.30, con lo storico dell’arte Flavio Vizzutti, che presenterà la pinacoteca del Seminario Gregoriano tramite gli episodi pittorici più significativi dal Seicento all’Ottocento.