Gratitudine per i consigli pastorali parrocchiali

Uno dei sei incontri che in questi giorni vengono proposti nelle sei convergenze foraniali della diocesi

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Nel pomeriggio di sabato 6 maggio, nel boschetto che sovrasta il Centro Papa Luciani di Santa Giustina, si è svolto l’incontro foraniale dei Consigli pastorali parrocchiali a fine mandato nella convergenza di Sedico-Santa Giustina. È l’incontro che in questi giorni è proposto in tutte le sei convergenze foraniali della diocesi.

L’appuntamento è stato aperto dal vescovo Renato, che ha ringraziato i presenti e tutti i membri dei Consigli per l’impegno prestato in questi cinque anni a servizio della Chiesa locale. La parola è poi passata ai rappresentanti dei vari Consigli pastorali, che hanno sottolineato con originalità alcuni aspetti del percorso compiuto, facendo memoria anche di qualche difficoltà, ma soprattutto ringraziando il Signore e i “compagni di avventura” per l’esperienza compiuta, che si è rivelata ricca di tanti doni, anche inaspettati.

È poi intervenuto don Davide Fiocco, uno dei due referenti diocesani per il cammino sinodale, che ha messo in evidenza i numerosi punti di contatto tra l’esperienza vissuta nei Consigli pastorali, che era appena stata testimoniata e il cammino solidale che sta interessando tutta la Chiesa, con una particolare attenzione al ruolo dei laici all’interno delle loro comunità.

Dopo la lettura del brano degli Atti degli Apostoli – in cui Pietro riconosce che Dio infonde lo Spirito Santo anche ai non ebrei e che quindi l’esperienza cristiana va aperta a tutti – il Vescovo ha esortato a porre grande attenzione al modo di agire di Dio, nella consapevolezza che Egli tesse le situazioni a suo modo, magari servendosi anche di occasioni inaspettate per far giungere la sua grazia. Quello che succede a Pietro è indicativo, ha sottolineato il Vescovo: Dio va avanti e agisce con libertà tale che noi non possiamo pretendere di avere il controllo di quanto accade. Dobbiamo invece avere uno sguardo di fede, cioè non pretendere che tutto sia a posto secondo i nostri criteri; dobbiamo essere attenti alla presenza di Dio per capire che cosa stia facendo. C’è bisogno di ascoltare per poter poi agire e farlo in modo significativo, testimoniando in modo visibile il proprio essere cristiani.

A tutti i presenti è stato consegnato un bulbo di dalia, in segno di ringraziamento, e un pezzetto della pietre staccatosi dal pavimento della Cattedrale (in cui sono in corso lavori di adeguamento), come invito a riflettere sul proprio modo di essere comunità. Così il Vescovo ha concluso, esortando a non mollare, anzi a preparare l’avvio del nuovo Consiglio pastorale nella consapevolezza che il suo servizio è quello di scoprire di che cosa abbiano davvero bisogno le comunità parrocchiali, quali siano le loro priorità alla luce di uno sguardo di fede. [CA]