Viene inaugurato venerdì 11 maggio, alle ore 16.30, il Museo Diocesano rinnovato, a Feltre, in via Paradiso. Dalle ore 18 alle 21 di venerdì le porte del Museo saranno gratuitamente aperte per la visita.
Nel presentare questo avvenimento il vescovo Renato Marangoni ha voluto ricordare come «questo momento straordinario completi un lungo percorso» che ha visto come attori i suoi predecessori Pietro Brollo, Vincenzo Savio e Giuseppe Andrich. Spiegando il senso dell’avvenimento ha sottolineato che «il Vescovado antico guarda al passato concentrando cultura, tradizione e fede, ma allo stesso tempo guarda al futuro, perché è una reinterpretazione del genio espresso nell’arte volendo favorire il senso etico e la spiritualità, convinto che il museo diventerà luogo di incontro e di condivisione per la popolazione e per le istituzioni».
Le sale espositive sono ora 25 rispetto alle 9 precedenti con circa 250 opere esposte, delle quali 100 restaurate per l’occasione. Fondamentali per la realizzazione sono stati gli apporti della Fondazione Cariverona, della Regione del Veneto, dei Fondi Europei e della CEI. Tra i capolavori esposti vi sono un Tintoretto firmato, alcuni dipinti di Sebastiano Ricci provenienti dalla Certosa di Vedana, diverse sculture di Andrea Brustolon e il calice del Diacono Orso, il più antico calice eucaristico dell’Occidente.
Lo stesso palazzo è però museo di se stesso, con varie stratificazioni che ricordano il mondo gotico, rinascimentale, barocco e neoclassico e reso più affascinante dalle pareti affrescate.
Come segno di apertura all’arte contemporanea vi è una mostra temporanea con due opere di Mimmo Paladino e di Arnaldo Pomodoro, mentre Vico Calabrò ha realizzato nel capitello del brolo un affresco con i patroni della diocesi, san Martino e i santi Vittore e Corona. Alle ore 10.30 di sabato 12 maggio è prevista la benedizione del capitello.
don Giacomo Mazzorana
