Domenica 18 dicembre, alle ore 11.30, l'inaugurazione

In hoc signo: oro, incenso e terra

Una mostra dedicata alla Croce post-bizantina della Concattedrale di Feltre

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Domenica 18 dicembre alle ore 11.30 presso l’Oratorio dell’Annunziata adiacente la Concattedrale di Feltre, sarà inaugurata alla presenza del Vescovo Renato Marangoni la mostra «In hoc signo», dedicata alla Croce post-bizantina della Concattedrale di Feltre, ora conservata ed esposta presso il Museo diocesano di Arte Sacra. La parrocchia ringrazia l’Amministrazione comunale per aver concesso il patrocinio della Città di Feltre all’iniziativa.

Con l’intento di far conoscere la storia della Concattedrale come luogo di culto e di spiritualità, il suo patrimonio religioso e artistico, è nata l’idea di riprodurre per gli ambienti che l’hanno custodita e protetta per secoli, le principali scene che compongono la Croce post-bizantina. Le scene che verranno individuate tra le 52 nicchie e le 485 figure intagliate in bosso saranno riprodotte su tavola, secondo un itinerario legato al corso dell’Anno liturgico nei quattro tempi definiti «forti»: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua. Il ciclo culminerà con la rappresentazione del celebre pellicano che sovrasta la Croce e i santi Apostoli Pietro e Paolo in essa raffigurati.

Si intende così offrire un percorso catechetico, spirituale e artistico che permetterà di accostare la Croce post-bizantina ancora per molti versi sconosciuta, al termine del 480° anno della sua realizzazione. L’autore incaricato a realizzare l’opera è Gian Antonio Cecchin che già in passato si è dedicato allo studio di tutte le scene ispirate al Nuovo Testamento e ne conosce appassionatamente la struttura iconografica avendo realizzato con Flavio Marin lo studio fotografico effettuato nel 2006. Si ringrazia la dott.ssa Tiziana Casagrande per la collaborazione nella ricerca del materiale bibliografico; mons. Giacomo Mazzorana per la concessione degli studi fatti sulla Croce, a partire da quelli del prof. Sergio Claut, che presenzierà all’inaugurazione con il vescovo Renato Marangoni.

don Angelo Balcon
Parroco e Arciprete della Concattedrale


Alcune note sulle motivazioni del progetto

Nel 1997 fui contattato dall’allora presidente dell’Associazione sociale “Portaperta”, Gianluca Corsetti, per collaborare al progetto di avvio del laboratorio d’arte per disabili Quadrotondo. Mi fu espresso il desiderio che la prima mostra di inaugurazione dell’attività fosse di mie opere e che l’inaugurazione fosse da programmare a cavallo delle incipienti festività natalizie. Nacque così l’idea di dedicare la mostra alla scena della Natività della Croce postbizantina allora custodita nella Sala Capitolare del Duomo di Feltre. L’esposizione fu presentata da mons. Giulio Perotto e riscosse un buon successo. Fu questa occasione felicemente foriera di altri successivi incontri con lo straordinario manufatto di cesellatura lignea.

Spinto dalla curiosità di approfondire l’argomento, ebbi occasione di conoscere la docente dell’Università di Padova Anna Pontani, maggiore esperta delle croci devozionali bizantine, la quale, tra l’altro mi espresse il rammarico di non avere alcuna immagine della croce conservata nel Duomo di Siviglia benché ripetutamente sollecitata alla locale Conservazione dei beni artistici. Per pura combinazione quell’anno stavo progettando con mia moglie vacanze col camper in Spagna e così la tappa a Siviglia diventò obbligata con pieno successo della ricerca e della conseguente ricognizione fotografica.

Altro importante risultato fu la richiesta fattami da mons. Giacomo Mazzorana di elaborare il logo del costituendo Museo Diocesano che sintetizzai assieme all’amico fotografo Flavio Marin, nel cerchio della inconsueta stella cometa verticale della Natività. A questo fatto seguì tempo dopo l’ammissione al Museo Diocesano da parte della competente commissione di un mio quadro sempre a tema della Natività per la Sezione contemporanea delle opere esposte.

Da qui il progetto “In hoc signo” per la realizzazione di pannelli a tema Croce bizantina da collocare nella Sala Capitolare del Duomo a testimoniare il luogo di conservazione storica prima del trasferimento al Museo Diocesano. Il progetto è articolato nei seguenti punti principali:

Titolo: In hoc signo, oro, incenso e terra

Frazionamento in tre diversi momenti del processo di realizzazione: Natale 2022 (con scene inerenti alla Natività); Pasqua 2023 (con scene inerenti alla Passione); Ascensione 2023 (con scene inerenti il periodo della Pentecoste)

Realizzazione di 33 incisioni ad acquaforte su carta Rosaspina di Fabriano aventi come tema le scene della vita di Cristo cesellate nella croce e divise in: 11 in oro; 11 incenso; 11 e terra; per un totale di 33 come gli anni della vita di Cristo. Le 33 incisioni che verranno completate con la terza mostra vengono confezionate in scatola di legno agglomerato sempre nel numero di 33, il coperchio della scatola riporta a sua volta l’immagine del quadrato matematico con la somma in ogni ordine di lettura delle 4 cifre del numero 33.

Realizzazione dei pannelli. I tre pannelli relativi alle tre tematiche temporali saranno realizzati in corso d’opera della apertura di ogni singola mostra Realizzazione di laboratori con tecnica calcografica Su prenotazione di gruppi o scolaresche potranno verranno allestiti laboratori con
stampa linoleografica a pressa.

Realizzazione del presepio: “Presepe bianco su fondo bianco” – Contenuti della mostra. Nella mostra verranno allestiti uno spazio di lavoro per la realizzazione dei pannelli e un angolo stampa per la realizzazione di calcografie da linoleum e saranno collocati alcuni cavalletti per esposizione di studi preparatori. Rimarranno fruibili al pubblico la copia fotografica a dimensioni originali del ritratto di Dante, opera di Domenico di Michelino e i pannelli che illustrano la storia e il recupero del seicentesco Oratorio dell’Annunziata.

Gian Antonio Cecchin