Inaugurazione sabato 17 dicembre (ore 14.45) presso la Cooperativa Società Arcobaleno

L’Italia intarsiata al Museo dei sogni

Legni provenienti da tutte le regioni italiane raccontano storie di bene, memoria, dolore, bello e vita

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Sabato 17 dicembre alle ore 14.45, presso la Cooperativa Società Arcobaleno ‘86 Onlus, in Loc. Casonetto di Vellai a Feltre si inaugura, nel 25° del Museo dei sogni, memoria, coscienza e presepi la mostra tematica «Notizia esclusiva – Battila e vivila», con l’esposizione dell’Italia Intarsiata con legni provenienti da tutte le regioni italiane che raccontano storie di bene, memoria, dolore, bello e vita. Sono giunti legni da Greccio, da Chiampo, da Bolzano, da tutta Italia: «Il tutto ci è parso quasi un cantiere di Betania italiano», commenta Aldo Bertelle, direttore della comunità, che prosegue: «Vi assicuro che è financo faticoso tenere a bada le emozioni che nascono dall’arrivo dei corrieri in comunità con i pacchi e i legni da tutta Italia e che firmano i ragazzi per questa Italia Intarsiata di bene di bello di storia di fatica di senso e di verità. Vengono aperti con cura, sono diamanti. Grazie di cuore».

Alcuni racconti, tra tanti: Edi Rabini, segretario della fondazione Alexander Langer di Bolzano, si rammarica di aver trovato poco di legnoso nella Fondazione: «ho trovato solo questo regalo a Langer che aveva ricevuto e conservato: due mani raccolte in preghiera». Il primo legno è arrivato dal santuario del Presepio di Greccio; poi l’ulivo delle Colline della Speranza di Spello, legate a Carlo Carretto; e poi, da Chiampo, un frammento della bara che contenne il corpo del beato Claudio Granzotto. Frammenti di legno che affidano alla Comunità di Villa San Francesco il compito di essere portavoce della loro storia, che è di bene, bello e vita, intrecciata col dolore e la croce. Nel microcosmo di una riproduzione della Penisola, si specchia il macrocosmo della storia recente d’Italia, dove si è intrecciato quel tessuto di bene che ancora oggi copre le ferite della società. Ci sarà anche la Candela della Provincia di Belluno, nata dai legni e dall’amore alla propria terra, provenienti da 60 territori comunali su 61. Ognuno di questi legni affida alla Comunità la propria voce e la propria storia: ad Ospitale di Cadore, «una persona – prosegue Bertelle – ha visto che tagliavo un ramo da un albero a bordo strada. Mi si avvicina e chiede: hai il kornolér (legno di corniolo, ndr)?. Non ce lo avevamo ed ecco che arriva con un ramo di corniolo». Superfluo dire che il corniolo è parte integrante dell’identità bellunese, protagonista com’è di proverbi e detti.

All’interno della mostra tematica vi saranno inoltre 18 sassi con le loro storie, vicine a un bellissimo racconto di Eduardo De Filippo, drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta italiano. In occasione del 25esimo, presepisti e realtà sociali, formative ed educative, presenteranno loro opere centrate su 25 temi educativi. La mostra rimarrà allestita fino al 31 gennaio, festa di san Giovanni Bosco.

don Giuseppe Bratti