La Parola di Dio, che viene proclamata nelle domeniche e nei giorni feriali delle settimane del tempo ordinario, segue un preciso schema. La conoscenza di questo programma, insieme ai molti sussidi offerti ai fedeli cristiani, offre la possibilità di seguire giorno per giorno l’annuncio della Parola che la liturgia fa alle comunità riunite e ai singoli.
La Liturgia della Parola nelle domeniche del tempo ordinario
La ripresa delle domeniche del tempo ordinario, dopo la Pentecoste, ha visto la celebrazione di due solennità (Santissima Trinità e Santissimo Corpo e Sangue del Signore) collocate nel Messale romano e nel Lezionario festivo nella parte definita “Solennità del Signore”. Il calendario liturgico riprende poi le domeniche del tempo ordinario con la numerazione che le definisce. Nel corrente anno C (anno civile 2022) si riprende il prossimo 26 giugno, con la domenica tredicesima.
I vangeli di queste prossime domeniche sono tratti dal testo dell’Evangelista Luca e vengono presentati con lettura semicontinua. Il titolo dato al brano con la frase posta sul lezionario prima del brano stesso, aiuta a cogliere un aspetto significativo che il testo propone all’assemblea dei fedeli e ai singoli che lo ascoltano. Un’altra chiave interpretativa del brano del Vangelo è la frase proclamata come “Canto al Vangelo” prima della proclamazione, accompagnata dal canto dell’Alleluia. Per questo motivo è preferibile utilizzare questo testo piuttosto che sostituirlo con espressioni generiche, anche se significative e piacevoli.
Il brano dell’Antico Testamento presentato come prima lettura è frutto di una scelta che propone un collegamento con il brano del Vangelo. Il titolo dato e il salmo responsoriale con il ritornello aiutano la riflessione di chi ascolta. Il brano del Nuovo Testamento scelto come prima lettura non ha nessun collegamento voluto ed esplicito con le altre letture. È una presentazione nei tre anni delle lettere di Paolo e di Giacomo. Nel corrente anno C è previsto di ascoltare dalla tredicesima domenica: lettera ai Galati (parte finale), lettera ai Colossesi (per quattro domeniche), lettera agli Ebrei (capitoli 11-12), lettera a Filemone (ventitreesima domenica, il prossimo 4 settembre 2022).
La Liturgia della Parola nei giorni feriali del tempo ordinario
La prima lettura delle settimane del tempo ordinario è presa per gruppi di libri alternativamente dall’Antico e dal Nuovo testamento. L’intenzione è quella di presentare i testi più significativi del libro sacro nell’arco di due anni (denominati anno I-dispari e anno II-pari). Nel corrente anno liturgico stiamo leggendo l’anno pari. Dalla settimana undicesima vengono presentato brani dell’Antico Testamento: 1° e 2° libro dei Re, Lamentazioni, Amos Osea, Isaia, Michea, Geremia, Naum, Abacuc, Ezechiele. Con la ventunesima settimana ci si accosterà ad alcune lettere dell’apostolo Paolo. Lo scopo del compilatore del Lezionario feriale è quello di far conoscere i testi più significativi del libro sacro. Per coloro che volessero approfittare dell’occasione per un avvicinamento più forte alla Bibbia si può suggerire di leggere anche solo una semplice introduzione al singolo libro. La pagina proposta dalla Bibbia CEI (2008) è un primo possibile aggiornato approccio a ogni libro. Con disponibilità di tempo e volontà sarà possibile integrare i brani ascoltati nella liturgia con una lettura personale di tutto il libro posto all’attenzione della comunità e del singolo fedele.
Il brano del Vangelo proposto nei giorni (ferie) delle settimane del tempo ordinario segue ogni anno lo stesso schema. Prevede di leggere i tre evangelisti sinottici. Nell’ordine: Matteo, Marco e quindi Luca. Nel periodo che stiamo vivendo verrà proclamato Matteo (dalla decima settimana alla ventunesima). Il collegamento tematico tra Vangelo e prima lettura è solo occasionale. I messaggi teologici e di spiritualità che i brani contengono sono indirizzati, come detto sopra, dal titolo dato al brano, dal salmo responsoriale con il suo ritornello, dall’espressione proposta come canto al Vangelo.
Conoscere e vivere la Parola contenuta nel Libro sacro
Ogni brano della Parola di Dio ascoltato è dono prezioso per ogni discepolo del Signore Gesù. Per questo può sembrare inutile la conoscenza della struttura della Liturgia della Parola. Però cogliere in questo progetto di proclamazione che la Chiesa ha preparato per nutrire il Popolo di Dio e farlo avvicinare in modo abbondante e il più completo possibile, una preoccupazione materna della Chiesa stessa, porta all’impegno di conoscenza, per quanto possibile, del progetto stesso, per il bene spirituale delle persone.
Giuliano Follin