Un’efficace sintesi della mission del quotidiano «Avvenire» è stato quello fornito dal direttore, Marco Tarquinio, in occasione della festa della comunicazione in montagna organizzata assieme all’ «Amico del Popolo» il 13 luglio in Marmolada e il 14 a Cortina d’Ampezzo, quest’ultimo appuntamento con la collaborazione della rassegna culturale «Una montagna di libri». «Il nostro compito – ha detto Tarquinio, venerdì mattina, nella sala convegni del rifugio Serauta, a 2950 metri di altitudine – è raccontare ogni giorno un pezzo della storia del mondo: il giornale non è un libro dei sogni». Tutto questo, in un panorama italiano dove due terzi delle notizie sono di carattere ansiogeno e il 54% delle notizie diffuse dal sistema televisivo sono di cronaca nera». Il giorno dopo, a Cortina, nella sala cultura «Don Pietro Alverà» in Largo Poste, intervistato da Francesco Chiamulera, Tarquinio ha ricordato come Avvenire abbia le sue pagine aperte a chiunque e abbia ospitato contributi di non credenti, di musulmani, di ebrei, oltre che di cristiani evangelici e ortodossi. Questa capacità di ospitare anche il dissenso, garbato e attento («dissenso allegro» lo definisce Chiamulera) assieme a quella di dialogare e di ascoltare, senza essere inquinato da precomprensioni, lo ha reso capace di salire molte postazioni nella classifica dei quotidiani italiani (oggi è il quarto più letto per copie cartacee, il quinto nell’aggregato cartaceo-digitale): Avvenire, giornale fatto da laici, non è un pulpito ecclesiastico, ma un grande quotidiano italiano.
Nella sala cultura è stato di seguito presentato il libro «Francesco, il papa delle prime volte. Tutte le sorprese di Bergoglio» di Gerolamo Fazzini e Stefano Femmìnis; i due autori, intervistati da Tarquinio, hanno dichiarato che le sorprese di Bergoglio non sono prima di tutto quelle divenute virali sul web: papa Bergoglio non è un l’elenco delle sue innovazioni, ma un Pastore la cui novità interpella ogni cristiano e lo invita alla conversione.
«Ringrazio Avvenire – ha detto il vescovo Renato in sala cultura a Cortina – perché il giornale sta davvero disegnando quell’avvenire che è annunciato dalla sua testata: un disegno che non troviamo altrove». Il vescovo ha presenziato a tutti i momenti della festa della comunicazione: con lui il direttore dell’Amico del Popolo Carlo Arrigoni e, in Marmolada,110 presenti, iscrittisi per lo più come propagandisti del’Amico del Popolo. A proposito di Marmolada, non si possono non ringraziare le Funivie Marmolada per l’organizzazione logistica della festa.
Giuseppe Bratti