La Parola di Dio nelle prossime settimane del Tempo Ordinario

Le fonti dei testi biblici nelle Messe festive e feriali

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Presento in questo approfondimento a tema liturgico, lo schema dei libri dai quali sono stati attinti i brani che formano la Liturgia della Parola nei giorni festivi e feriali dei prossimi mesi. Il periodo preso in esame è quello che va dalla decima alla ventesima settimana del Tempo ordinario. Nel calendario civile dal 7 giugno al 22 agosto 2020.

Le fonti dei testi biblici delle Domeniche

Il testo base per la Liturgia della Parola è il brano del Vangelo. In queste settimane si legge un testo preso da uno dei vangeli sinottici. La lettura di questo vangelo è fatta con il criterio della lettura “semicontinua”. Per l’anno A (anno corrente) la fonte è il vangelo di Matteo. La lettura proposta presenta il successivo svolgersi della vita e della predicazione del Signore. Nelle domeniche prese in considerazione si utilizzano brani attinti dal capitolo 9 al capitolo 16. L’opportunità di conoscere in precedenza il brano annunciato, offre la possibilità di leggere il contesto dal quale il brano è preso. Questo aiuta anche la comprensione, a vari livelli, del messaggio che il Vangelo domenicale contiene. Ricordo anche come il titolo scritto sul lezionario (che non viene annunciato) aiuta la comprensione con una sintesi. Lo stesso vale per il versetto del canto al Vangelo. Lettura o canto della frase proposta dal compilatore della Liturgia della Parola è quindi più opportuna della scelta di eseguire un versetto “jolly”, tra quelli proposti in alcuni repertori di canti, anche liturgici. Messalini, foglietti per la Messa e siti web offrono le indicazioni opportune, compreso il titoletto del quale accennavo sopra.

La prima lettura, in queste domeniche, è sempre presa da un libro dell’Antico Testamento. È una scelta in riferimento tematico al brano del Vangelo. Il libro utilizzato varia di domenica in domenica. Per la comprensione del testo e del riferimento teologico, è stata particolarmente curata la scelta dei titoli dati al brano stesso. È da notare come il legame tematico non sempre è evidente. La possibilità di richiamare questo legame è sicuramente sostituita talora dalla sottolineatura della unità dei due Testamenti.

Nello stesso tempo è dato ai fedeli che si accostano alla Liturgia della Parola festiva di conoscere molte delle pagine più significative dell’Antico Testamento. Anche in questa lettura di preparazione alla celebrazione, la ricerca del libro dal quale il brano è attinto e il contesto che lo accompagna possono essere utili per l’ascolto e la comprensione. È da ricordare come il ritornello del Salmo responsoriale e il salmo stesso (anche solo alcuni versetti) sono stati scelti in riferimento al brano proclamato.

La seconda lettura è scelta, con lettura semicontinua, dalle Epistole (lettere) di Paolo e di Giacomo. Nel periodo preso in esame in quest’anno vengono proclamati brani dalla lettera di Paolo ai Romani. Lo spessore e il valore dello scritto occuperanno lo spazio di ben 16 domeniche. È da ricordare come la proposta teologica e spirituale dei brani di Paolo sia indipendente e staccata da quella delle altre due letture. Collegamenti tematici sono del tutto occasionali. La ricerca a tutti i costi di sintesi può risultare inopportuna e snaturante il messaggio. È da ricordare che nel tempo a disposizione per l’omelia non è possibile cogliere tutta la ricchezza del testo biblico. Ogni presbitero fa delle scelte secondo opportunità.

Le fonti dei testi biblici dei giorni feriali

Nei giorni feriali delle settimane del Tempo Ordinario il Vangelo è preso, di anno in anno, dai tre evangelisti sinottici nell’ordine fissato per questa distribuzione nelle settimane: Marco (I-IX), Matteo (X-XXI) e Luca (XXII-XXXIV). Titoletto del brano e frase del canto al Vangelo sono di aiuto a una comprensione tematica. È evidente che questo non impedisce di cogliere altri spunti di teologia biblica e di spiritualità. Ovviamente è da considerare anche il contesto dal quale il brano è preso. La possibilità di leggere con lettura personale i vari capitoli può essere di aiuto a un ascolto nel quale lo Spirito illumina il suo messaggio.

La prima lettura, senza alcun riferimento al Vangelo proclamato, è presa alternativamente dai libri del Nuovo e dell’Antico Testamento. La lettura semicontinua dei vari testi prevede nelle settimane dalla 10ma alla 20ma di attingere dall’Antico Testamento. Di seguito sono proposti brani da: Libri dei Re, Lamentazioni, Amos, Osea, Isaia, Michea, Geremia, Naum, Abacuc, Ezechiele. Dalla 21ma settimana si passa al Nuovo Testamento con la seconda lettera ai Tessalonicesi e la prima lettera ai Corinti. Anche per questi brani il titoletto scritto in capo al testo, il ritornello del salmo responsoriale e il salmo stesso sono indicativi di un messaggio evidente o richiamato tra i possibili, dal compilatore.

Giuliano Follin