La Pentecoste agli inizi della Chiesa

Evento fondamentale nell'esperienza dei discepoli del Signore

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

La comunità cristiana conclude la celebrazione del Tempo pasquale con le due significative solennità dell’Ascensione del Signore e della Pentecoste. L’Ascensione nel nostro calendario liturgico italiano ha trovato collocazione nella domenica settima di Pasqua. Nell’Ordinamento del Messale Romano la data fissata è quella del giovedì precedente, dieci giorni prima della Pentecoste. L’abolizione di alcune festività infrasettimanali da parte dell’ordinamento civile, ha suggerito – se non costretto – a spostare alla domenica seguente la celebrazione dell’Ascensione sul piano religioso.

Attesa della Pentecoste

I giorni del calendario liturgico della settimana dopo l’Ascensione hanno nei loro testi delle preghiere della Chiesa (testi eucologici), in particolare nella preghiera colletta, le tematiche dell’attesa dello Spirito Santo. Uno dei prefazi dell’Ascensione sottolinea questo aspetto: «…entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, egli (Gesù) intercede per noi, mediatore e garante della perenne effusione dello Spirito. Pastore e custode delle nostre anime, ci chiama alla preghiera unanime, sull’esempio di Maria e degli Apostoli nell’attesa di una nuova Pentecoste».

Celebrazione vigilare prolungata

La celebrazione della festività di Pentecoste nella terza edizione del Messale Romano, dopo la precedente riforma del calendario voluta da Papa Pio XII nel 1955, presenta testi per due celebrazioni. La prima: Messa vespertina della Vigilia; e l’altra: Messa del giorno.

Per la vigilia vengono proposti più testi da scegliere come prima Lettura. È suggerito anche, qualora lo si ritenga opportuno, di vivere una celebrazione prolungata con una lettura più abbondante della Parola di Dio. Il titolo del Messale Romano è: “Messa vespertina con la celebrazione vigilare prolungata”.

Le parole con le quali il celebrante introduce il rito fanno comprendere il significato del momento che la assemblea sta per vivere:

«Fratelli carissimi, entrati nella vigilia di Pentecoste, sull’esempio degli apostoli e dei discepoli che con Maria, Madre di Gesù, perseveravano nella preghiera nell’attesa dello Spirito promesso dal Signore, ascoltiamo ora, con cuore disponibile, la parola di Dio. Meditiamo sulle opere realizzate da Dio per il suo popolo e preghiamo affinché lo Spirito Santo, che il Padre ha inviato ai credenti come anticipazione, porti a compimento la sua opera nel mondo».

Vengono proposte quattro letture con relativo salmo responsoriale e orazione. Dopo il canto del gloria si prega una delle orazione colletta. Segue la lettura dell’epistola (lettura dell’Apostolo) con il salmo responsoriale e quindi la proclamazione del Vangelo.

Dalle preghiere collette teologia e spiritualità

Le orazioni di colletta tra le quali sceglierne una da pregare con l’assemblea, contengono le tematiche e il senso della solennità che la chiesa invita a vivere. Le propongo alla lettura e meditazione:

«Dio onnipotente ed eterno, che hai racchiuso la celebrazione della Pasqua nel tempo sacro dei cinquanta giorni, rinnova il prodigio della Pentecoste: fa’ che i popoli dispersi si raccolgano insieme e le diverse lingue si uniscano a proclamare la gloria del tuo nome».

«Rifulga su di noi, Dio onnipotente, lo splendore della tua gloria, Gesù Cristo, luce della tua luce, e confermi con il dono dello Spirito Santo i cuori di coloro che per tua grazia sono rinati a vita nuova».

«O Dio, che oggi porti a compimento il mistero pasquale del tuo Figlio, effondi lo Spirito Santo sulla Chiesa, perché sia segno di santificazione e di comunione fino agli estremi confini della terra, e tutti i popoli giungano al tuo regno di giustizia, di amore e di pace».

«O Dio, che apri la tua mano e sazi di beni ogni vivente, fa’ scaturire fiumi d’acqua viva nella Chiesa, raccolta con Maria in perseverante preghiera; effondi il tuo santo Spirito, perché quanti ti cercano possano estinguere la sete di verità e di giustizia».

La colletta della Messa del giorno richiama temi importanti per la comprensione dell’evento:

«O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo».

Richiamo sintetico anche nelle parole centrali del Prefazio della Pentecoste:

«Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale, e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli e ha riunito i linguaggi della famiglia umana».

Giuliano Follin