La riconciliazione con l’assoluzione generale

Una celebrazione che fa vivere l’esperienza del perdono che il Signore concede

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Nella lettera del 2 dicembre scorso, il Vescovo ha annunciato la sua volontà di concedere anche per questo Natale la possibilità di celebrare il rito della Penitenza nella terza forma, con la confessione generale e l’assoluzione in forma collettiva dei peccati, come già accaduto l’anno scorso a Natale e poi prima della Pasqua. Nell’occasione il Vescovo ha precisato che «le parrocchie che scelgono questa terza forma sono tenute a celebrarla secondo le indicazioni diocesane», dettagliate nella stessa lettera.

Ora l’Ufficio diocesano per la liturgia ha predisposto alcuni sussidi, con alcune proposte di canti, due possibili schemi per la Liturgia della Parola, alcune proposte per il ringraziamento. Si tratta infatti di una celebrazione che va preparata con un’adeguata scelta dei brani più adatti per la comunità che celebra. Data la straordinarietà di questa terza forma, che – come evidenzia il direttore dell’Ufficio – «rappresenta un terreno inesplorato», viene raccomandato: «Abbiamo fiducia del rito così come la Chiesa ce lo affida (il testo stesso dell’assoluzione generale è veramente bello!): se vissuta con serenità, senza l’aggiunta di spiegazioni, con lettori e cantori preparati, questa celebrazione “funziona” e fa vivere l’esperienza del perdono che il Signore ci concede».

Ricordiamo infine che in Cattedrale la celebrazione sarà alle ore 18.00 di mercoledì 22 dicembre e che sarà trasmessa in diretta da Telebelluno, «per offrire alle persone, che non possono partecipare in presenza nella propria parrocchia, la possibilità di un momento di ascolto e preghiera per la “contrizione” dei peccati e la richiesta personale a Dio del perdono».