Domenica 26 Maggio l’Azione Cattolica Diocesana si è riunita per vivere l’annuale appuntamento unitario “UnaSolAC”. Ragazzi, giovani e adulti sono stati accolti dalla comunità del Santuario del Nevegal per trascorrere una giornata associativa all’insegna di condivisione e divertimento!
Già dall’accoglienza i partecipanti sono stati accolti da un caloroso abbraccio, simbolo del filo conduttore di tutta la giornata. Il tema dell’incontro riprendeva, infatti, il messaggio che il Santo Padre ha consegnato all’Azione Cattolica Italiana in occasione dell’incontro nazionale “A braccia aperte” dello scorso 25 aprile incentrato su tre diversi tipi di abbraccio: l’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva e l’abbraccio che cambia la vita.
La giornata è iniziata con la partecipazione alla Santa Messa della comunità celebrata dal nostro assistente don Diego, cui sono seguite le attività suddivise per settori.
Adulti, giovani e ragazzi hanno esplorato il tema dell’abbraccio attraverso diverse prospettive, mettendo in luce come un semplice gesto possa rappresentare cura, supporto e trasformazione nelle vite degli altri.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo al sacco che ha permesso di stare all’aperto a godere del sole che ci ha accompagnati, tutti i partecipanti, dai più grandi ai più piccoli, si sono sfidati in quattro giochi che hanno richiesto spirito di squadra, collaborazione e… abbracci!
La giornata si è conclusa con un momento simbolico e significativo: abbiamo costruito un abaco raccogliendo le “palline” di cartapesta realizzate da ciascuna parrocchia a sostegno dell’Iniziativa Quaresimale 2024 per simboleggiare che “insieme possiamo contare”. I fondi raccolti dalle parrocchie andranno a sostenere uno dei progetti del Centro Missionario Diocesano, nello specifico in Costa D’Avorio, per la costruzione di asili e scuole, come ci ha raccontato domenica Don Augusto, responsabile del progetto ed ora parroco di Longarone, incantando tutti i bambini con i suoi racconti dalle missioni.
In una giornata colma di entusiasmo e relazioni, “UnaSolAC” ha dimostrato come gli abbracci – quelli che mancano, quelli che salvano e quelli che cambiano la vita – possano davvero fare la differenza, creando legami indissolubili e aprendo nuove prospettive di comunità!
Chiara Fagotto