I testi delle preghiere della Chiesa

L’assunzione di Maria

La solennità dell’Assunzione di Maria è una delle più sentite dalla devozione popolare

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La solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria è una delle più sentite dalla devozione popolare. Nella comunità cristiana questa celebrazione – pur nel cambiamento sociologico che ha caratterizzato gli ultimi decenni, con l’evidente secolarizzazione del pensare e del vivere – mantiene un posto significativo. In questo articolo presenterò i testi eucologici delle celebrazioni liturgiche che, al momento di parteciparvi in presenza, saranno ancora di più apprezzate e gustate dai fedeli cristiani.

Significato della solennità

Riporto le parole con le quali il Messale romano, da noi in uso, presenta la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

 «L’Immacolata Vergine, preservata immune da ogni colpa originale, finito il corso della sua vita, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell’universo, perché fosse più pienamente conforme al Figlio suo, Signore dei signori e vincitore del peccato e della morte» (Lumen gentium, 59). L’Assunta è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la Chiesa pellegrina (ibidem, 68). La dormitio Virginis e l’Assunzione, in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane. Quest’antica testimonianza liturgica fu esplicitata e solennemente proclamata con la definizione dogmatica di Pio XII nel 1950».

Messa vespertina della vigilia e Messa del giorno

Per la comprensione teologica e per il riflesso sulla spiritualità dei cristiani di questa solennità sono utili sintesi le preghiere che vengono proposte per le celebrazioni delle Messe, sia quella vespertina della vigilia che quella del giorno. Per la celebrazione della santa Messa sono previste due serie di testi sia per la Liturgia della Parola che per i testi delle preghiere. Su queste ultime propongo di soffermarsi.

«O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della beata Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime dignità di Madre del tuo Figlio unigenito fatto uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile, per sua intercessione fa’ che, salvati per il mistero della tua redenzione, possiamo essere da te innalzati alla gloria del cielo» (Colletta, Messa vespertina della Vigilia).

«O Signore, il sacrificio di riconciliazione e di lode che celebriamo nell’Assunzione della santa Madre di Dio ci ottenga il perdono dei peccati e trasformi la nostra vita in perenne rendimento di grazie» (sulle offerte).

«Signore Dio nostro, che ci hai resi partecipi del banchetto del cielo, invochiamo la tua clemenza perché, celebrando l’Assunzione della Madre di Dio, siamo liberati dai mali che ci sovrastano» (dopo la comunione).

«Dio onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima l’immacolata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, fa’ che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la sua stessa gloria» (Colletta, Messa del giorno).

«Salga a te, o Signore, il nostro sacrificio di lode e per intercessione della beata Vergine Maria assunta in cielo i nostri cuori, ardenti del tuo amore, aspirino continuamente a te» (sulle offerte).

«O Signore, che ci hai nutriti con i sacramenti della salvezza, fa’ che per intercessione della beata Vergine Maria assunta in cielo giungiamo alla gloria della risurrezione» (dopo la comunione).

Prefazio, sintesi teologica e di spiritualità

Il testo del Prefazio proprio della solennità offre una breve sintesi della verità teologica celebrata e indica spunti esistenziali per la spiritualità dei cristiani. Ecco la parte centrale del testo liturgico:

«Oggi la Vergine Maria, Madre di Dio, è stata assunta in cielo. Segno di sicura speranza e consolazione per il popolo pellegrino sulla terra, risplende come primizia e immagine della Chiesa, chiamata alla gloria. Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che in modo ineffabile ha generato nella carne il tuo Figlio, autore della vita».

Sono espressioni, quelle proclamate, che sintetizzano sul piano teologico la verità celebrata da credere. Molto belle ed espressive sul piano esistenziale le parole che illuminano la realtà della Chiesa e del singolo cristiano. Nel cammino della vita – “popolo pellegrino” – i giorni di pausa proposti, anche se non da tutti realizzati o realizzabili, invitano a guardare con animo illuminato dalla fede a questo grande segno.

Giuliano Follin