Le comunità cristiane guardano a nonni e anziani

L’occasione: la prima giornata mondiale dei nonni e degli anziani il 25 luglio

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Sarà celebrata nella Chiesa cattolica il prossimo 25 luglio 2021 la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. È stato papa Francesco a volere questo appuntamento che si celebrerà ogni anno nella quarta domenica di luglio. È il giorno festivo più vicino alla memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù. L’attenzione del Papa a questa categoria di persone è stata negli anni del suo pontificato continua e molto sentita.

La vocazione di nonni e anziani

Il testo del messaggio, firmato dal Papa lo scorso 31 maggio, festa della Visitazione della beata Vergine Maria, contiene parole affettuose e intense rivolte a nonni e anziani. Il titolo «Io sono con te tutti i giorni» è una sintesi della visione positiva della realtà che papa Francesco vuole offrire a questa categoria di persone. Non sono solo parole di consolazione, ma vogliono indicare un percorso di vita che li coinvolga pienamente e, fino al possibile, li faccia sentire, ed essere, protagonisti della vicenda umana loro personale e di coloro con i quali sono chiamati a condividere la esistenza. Afferma il documento che il Signore non va mai in pensione, chiama sempre. Ma quale è la chiamata alla quale sono invitati a rispondere? La loro vocazione viene indicata in tre atteggiamenti: custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli. Il documento passa poi ad indicare tre pilastri che le persone anziane possono contribuire a realizzare nella società. Si tratta de “i sogni, la memoria e la preghiera”. I sogni fanno guardare al futuro. Anche nelle esperienze di sofferenza (come quella provata ultimamente da molti anziani) si può uscire sognando un futuro migliore e, nello stesso tempo, nell’impegnarsi a realizzarlo. Gli anziani di questo sono, per i più giovani, credibili testimoni. La memoria è il passato che si fa presente nel suo svolgersi non raramente impegnativo e faticoso. La memoria sono le fondamenta della vita. Senza la memoria non si può costruire, perché senza fondamenta non si costruisce la casa. La preghiera, dialogo con il Signore , «è un polmone di cui la Chiesa e il mondo non possono privarsi». La preghiera degli anziani – afferma il Papa – può proteggere il mondo aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti.

Impegno delle comunità

Famiglie e comunità sono “gli angeli consolatori” che Dio invia sul cammino di nonni e anziani. La loro chiamata, sopra indicata in alcuni aspetti, chiede di essere accompagnata da una presenza concreta e visibile che li accompagni in questo cammino talora faticoso. L’impegno ad essere loro vicino, quanto più ne hanno bisogno, è una chiamata importante a cui famiglie e comunità, non solo parrocchiali, sono invitate a dare una risposta. È l’invito a rendere visibile, e quindi credibile, la promessa loro fatta: «Io sono con te tutti i giorni».

La giornata di domenica 25 luglio 2021 non è sicuramente per tante persone e comunità un partire da zero. Nello stesso tempo quella richiamata dal Papa non è una attenzione che si esaurisce in un giorno. È l’invito rivolto a tutti, ad una vicinanza che sia con gli anziani nel momento nel quale sono chiamati a vivere una nuova esperienza, anche impegnativa, nel loro cammino di vita.

Oltre al ricordo di nonni e anziani, oltre alla preghiera per loro, è importante qualche segno concreto nei loro confronti in questa giornata. La visita nella loro dimora è molto significativa. Un piccolo dono può ancora di più rendere visibile il valore di questo gesto. È stato suggerito anche, qualora lo si ritenga opportuno, di portare a nonni e anziani il messaggio del Papa. A molti di loro farà sicuramente piacere constatare che il Papa ha guardato a loro con apprezzamento e grande affetto. Le sue parole sono semplici e comprensibili, diventeranno consolazione e incoraggiamento. Ovviamente sta ai visitatori valutare la opportunità del segno che viene consegnato. Il valore di ogni segno sarà tanto più grande quanto non sarà solo occasionale, ma diventerà uno stile di vita. Siamo chiamati a essere “angeli di consolazione”.

Giuliano Follin