Collegio plenario della Facoltà teologica del Triveneto

Lo studio teologico a sostegno delle Chiese del Triveneto

Relazione del vescovo Renato sull’identità e la rilevanza della Facoltà teologica nelle Chiese del Nordest

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«È il primo collegio docenti della Facoltà teologica del Triveneto dopo l’esperienza del lockdown». Lo ha sottolineato il preside, mons. Andrea Toniolo, aprendo il convegno mercoledì 9 giugno a Treviso: una settantina i presenti nell’aula del seminario di Treviso, altri trenta collegati in videoconferenza.

A giudizio del preside, il tema all’ordine del giorno e affidato alla relazione del vescovo Renato Marangoni – ovvero l’identità e la rilevanza della Facoltà teologica nelle chiese del Nordest – «è la questione madre». Ha fatto notare le prime risultanze di una tesi di dottorato ancora in itinere, dalla quale è emerso che ancora nel 1948 i vescovi del Triveneto chiedevano l’istituzione di una Facoltà teologica cui affidare la formazione del clero. Oggi invece sentiamo urgente il confronto del pensiero teologico con la cultura contemporanea.

Al vescovo Renato Marangoni, delegato della Conferenza Episcopale Triveneto per gli Istituti teologici, è stata affidata la relazione principale, sull’identità e la rilevanza della Facoltà teologica nelle chiese e nel territorio del Nord Est. Con franchezza egli ha dichiarato come spesso in seno alla Conferenza Episcopale la Facoltà sia avvertita come problema per la sostenibilità economica, mentre statutariamente quest’ultima è stata voluta per sostenere le Chiese del Triveneto nella loro missione e per una stretta comunione e collaborazione con esse. Particolare sottolineatura è stata data alla configurazione in rete degli Istituti Superiori di Scienze Religiose e degli Studi teologici dei seminari. A modo di vedere di mons. Marangoni, questa diventa una «dinamica non solo strumentale, ma anche pastorale», visto che ormai anche le diocesi e le parrocchie sono richiamate a questo stile, non senza dimenticare il contrasto tra «le comunità di tipo metropolitano e le piccole comunità delle valli alpine». In questo – evidenzia il Vescovo – lo strumento della FAD (formazione a distanza) è divenuto provvidenziale anche per l’“essere Chiesa”.

Mons. Marangoni, che all’epoca era segretario generale del Convegno ecclesiale “Aquileia 2” (2010-2012), ha richiamato anche le istanze emerse dal convegno del 2012, evidenziando un orizzonte di vita ecclesiale che è rimasto in sospeso, soprattutto la promessa di una Chiesa più libera anche se più povera, sulla quale vede proficuo l’aiuto della Facoltà teologica a sostegno di quelle comunità diocesane che hanno poche risorse umane.

Sono seguiti tre interventi da parte dei docenti dell’Issr “Romano Guardini” di Trento, dell’ISSR “Giovanni Paolo I” di Treviso (promosso dalle diocesi di Belluno-Feltre, Treviso e Vittorio Veneto) e dell’ISSR “Santi Ermagora e Fortunato” di Udine (promosso dalle diocesi di Udine, Gorizia e Trieste).