L’ora più bella della storia

Messaggio pasquale del nostro vescovo Renato

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Un racconto emozionante ha aperto la Settimana Santa, con dei segni che invertono il movimento di violenze e di guerre che in questi giorni santi sembra precipitare. All’inizio della narrazione della Passione c’è uno “spreco di profumo” versato sul capo di Gesù. Alcuni si indignano, ma Gesù, della donna che l’ha compiuto con coraggio e azzardo di amore, dice a tutti: «Lasciatela stare […] ha compiuto un’azione buona verso di me» (Mc 14,6). Gesù ha inteso liberare “un’opera buona”, mettendosi dalla parte profumata di ogni spreco d’amore.

In questi giorni in cui l’orizzonte della pace si è oscurato, i nostri pensieri fremono e la nostra sete d’amore è attraversata da un brivido di paura. Ma Gesù si spinge oltre e fa da capofila e da iniziatore di un’opera nuova che chiamiamo “Risurrezione”. I Vangeli raccontano che egli si è dato un tempo significativo prima di ascendere al Padre perché alcuni – donne e uomini della prima ora – potessero raccogliere da lui, Risorto, il seme della Risurrezione affinché germogliasse in loro.

Siamo ora in quegli stessi inizi nuovi. Mi piace molto un’espressione poetica di un autore contemporaneo francese che ha chiamato quel tempo tra la Pasqua e l’Ascensione «l’ora più bella della storia» (Jean Grosjean).

Come la donna che spreca il profumo di puro nardo sul corpo di Gesù, diamoci a compiere in questa Pasqua “un’azione buona” verso di Lui.

Vi auguro di gustare «l’ora più bella della storia».

Santa Pasqua 2024

+ Renato, vescovo