Il salesiano bellunese Marco Mazzorana è prete. Sabato scorso, 19 giugno, assieme ad altri due confratelli diaconi, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale dal vescovo di Treviso monsignor Michele Tomasi. La cerimonia si è svolta nel duomo della Natività di Maria Santissima di Castello di Godego (Tv). Moltissimi i fedeli presenti, tanti sacerdoti salesiani e diocesani, amici dei neosacerdoti. Evento di gioia dunque per la parrocchia cittadina diretta dai Salesiani, un grande dono, una grazia straordinaria.
Singolare il curricolo di Marco pur nella sua normalità. Residente in via Vittorio Veneto, si è trovato subito al centro dell’azione pastorale salesiana, frequentando prima la Scuola dell’Infanzia «Don Bosco» e poi l’Oratorio parrocchiale. Ha avuto modo così di conoscere e affezionarsi alla figura di don Bosco; il contesto era ideale: papà Massimo aveva frequentato la scuola media all’Agosti e manteneva sempre legami con le attività dell’oratorio e della parrocchia. In famiglia si respirava aria salesiana…
Don Bosco era sentito come una presenza ispiratrice che alimentava la simpatia del ragazzo Marco, il quale non si perdeva mai i giochi e le iniziative dell’oratorio. Tra i compagni emergeva per vivacità ed era apprezzato per l’abilità con cui spesso dirigeva le gare o le partite commentandole al microfono o al megafono. Questo il Marco “esteriore”, allegro, estroverso, ammirato. E quello “interiore?”. Chierichetto esemplare, aveva via via ricevuto l’Eucaristia, la Cresima e viveva con fedeltà la sua fede.
Ma col passare degli anni, avvertì la necessità di scegliere un percorso di studi in armonia con le sue profonde aspirazioni. Pregò, si consigliò. E arrivò la sorpresa. Un giorno durante il liceo scientifico, tra lo stupore dei compagni, annunciò che si sarebbe trasferito presso i salesiani di Mogliano Veneto per continuare gli studi e fare luce sul suo futuro. Entrò nella comunità proposta. E qui prese corpo in modo vigoroso l’idea di diventare, come don Bosco, sacerdote salesiano per l’educazione dei giovani. Era la risposta che lui solo poteva dare ad una voce che da tempo risuonava nel suo cuore.
Lungo il cammino per arrivare alla meta. Ma il grande ideale è stato raggiunto. E ne siamo felici tutti. Nel manifesto per il presbiterato leggiamo che i tre nuovi sacerdoti faranno propria, come programma di vita apostolica, l’immagine del buon pastore che offre la vita per le sue pecore.
Che cosa augurarci di meglio? Che il Signore li accompagni, li sostenga con la potenza del suo Spirito.
A coronamento della festa sacerdotale, il nostro don Marco ha celebrato la sua prima messa domenica scorsa 20 giugno nell’ampio cortile dell’Agosti, davanti a molti fedeli, circondato da una trentina di sacerdoti, tra cui tutti gli ex parroci e collaboratori degli ultimi decenni.
Leggibile sul volto di tutti la gioia per l’immenso dono di un nuovo promettente pastore.
don Vittorio Bertozzo, sdb