Roma, 18-19 maggio 2024

Prendiamo il largo

Un evento per celebrare i 50 anni della FISM, la Federazione italiana delle scuole materne

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

«Prendiamo il largo»: è lo slogan dell’evento celebrativo organizzato per i 50 anni di vita della FISM (Federazione italiana delle scuole materne). Nata nel 1974 dall’intuizione di Luigi Rinaldini, sacerdote bresciano dell’Oratorio della Pace, la realtà associativa delle scuole di infanzia di ispirazione cristiana oggi può contare 3.000 servizi educativi per piccoli da 0 a tre anni e 6.000 scuole per bimbi da tre a sei anni.

Il Convegno ha visto sedere nel grande Auditorium di via della Conciliazione a Roma 1.500 rappresentanti delle scuole FISM di tutta Italia e offrire interventi e tavole rotonde con dibattiti di qualità e domande stringenti per tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo italiano sul riconoscimento del servizio pubblico educativo e sociale delle scuole paritarie.

Il presidente nazionale della Fism, Giampiero Redaelli – sottolineando il senso di questa festa – condivisione di esperienze, ha messo in evidenza che le scuole associate Fism coprono il 37% del servizio a livello nazionale. Nel Veneto questo dato raggiunge il 60%.

Pur non nascondendo le criticità, «siamo chiamati a guardare oltre la siepe e a essere testimoni di speranza evangelica», ha detto il presidente, che ha ricordato la promozione della Fism, fin dalla sua nascita, da parte della Conferenza Episcopale Italiana in tutte le diocesi e ringraziato i numerosi presenti e gli organizzatori per il forte e motivato impegno dimostrato.

Sono giunti all’assemblea i saluti istituzionali anche di papa Francesco, del presidente Mattarella, del presidente della CEI il cardinale Zuppi e del sindaco di Roma Gualtieri. Ha condotto con competenza e simpatia la giornalista Lorena Bianchetti. Nel percorso storico pedagogico del mattino di sono confrontati Monica Amadini, ordinario di Pedagogia Generale presso l’Università Cattolica del sacro Cuore; Fulvio De Giorgi, ordinario di Storia dell’educazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Andrea Bobbio, professore associato presso l’Università della Valle d’Aosta e presidente del corso di studio in Scienze della Formazione Primaria e Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta, specialista in educazione alla salute e prevenzione in età evolutiva, noto per utili pubblicazioni dedicate a genitori e insegnanti.

È stata la volta quindi del dialogo tra Redaelli e mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università cattolica e dell’Azione cattolica, che ha richiamato il valore sotto tutti i punti di vista (anche del risparmio economico per lo Stato) delle scuole paritarie. La parità è incompiuta, ma non bisogna demordere: nella scuola cattolica in particolare c’è la vocazione a creare Alleanze per sconfiggere il virus dell’individualismo e suscitare solidarietà autentica.

Assente invece l’onorevole Valditara, Ministro dell’istruzione, a causa di un lutto familiare.

Nel pomeriggio non è calata l’attenzione intorno ai temi del percorso sociologico-demografico con una tavola rotonda intitolata “Di generazione in generazione: bambini, famiglie e scuole”. Il demografo Alessandro Rosina, il sociologo Francesco Belletti e l’economista Carlo Cottarelli hanno sviscerato problemi noti riguardanti i pochi figli, l’invecchiamento, la mancanza di politiche abitative e di conciliazione lavoro-famiglia, la povertà educativa, ma anche le soluzioni possibili che esigono lungimiranza e definizione di priorità per l’istruzione e la sanità. Scelte difficili per ogni governo, ma che vanno fatte. Decisivo costruire il “noi”, la comunità educante, dove si condividono le responsabilità e si valorizzano i talenti di tutti, nel pluralismo degli apporti delle diverse culture e religioni.

In occasione della prima Giornata dei bambini, sabato prossimo verrà donato a papa Francesco da una delegazione di bimbi il “veliero della pace”, opera realizzata con scuole della Fism.

Significative le indicazioni (non ricette) per i tanti insegnanti presenti, tutte volte a fare crescere con serenità e rispettare lo sviluppo graduale e globale del bambino ZeroSei. Restano fondamentali le domande sull’autorevolezza dei genitori e sull’identità pedagogica, che parte sempre dai contesti e dai bisogni dei bambini concreti.

Risonanze della delegazione bellunese

Per Fism-Belluno hanno partecipato all’incontro di sabato: il presidente del sodalizio, Stefano Triches, recentemente riconfermato alla guida della Fism; Ennio Soccal, membro del consiglio da poco rinnovato; Paola Barattin, referente per la pastorale scolastica della diocesi.

Per Stefano Triches è stata particolarmente interessante la parte finale della tavola rotonda del mattino, con proposte concrete anche riguardanti l’uso delle tecnologie e l’utilizzo (non sempre corretto) dei social da parte dei gruppi di genitori. Pur essendo tutti accademici, i relatori si sono dimostrati attenti alla realtà pedagogica ed educativa.

Ennio Soccal si è detto soddisfatto della analisi precisa della realtà delle scuole dell’infanzia e riguardante le famiglie, chiamate a collaborare con insegnanti e organizzazione delle scuole stesse.

Paola Barattin sottolinea che è stato sì un momento celebrativo, ma con sguardo al futuro. Sono state condivise prospettive mettendo sempre al centro i bambini, il progetto educativo e l’appello-sfida di educare alla pace e alla vita.

Ha coronato l’esperienza – condivisa con il numeroso gruppo padovano – la partecipazione alla celebrazione eucaristica della festa di Pentecoste nella basilica dì san Pietro e al Regina Caeli con il Papa a mezzogiorno.