Ragionare sul tempo

La classe seconda classico-scientifico è impegnata da alcuni mesi a ragionare sul tempo, con il contributo di tutti i docenti, e con sant’Agostino si rende conto che la coscienza del tempo allontana dalla sua comprensione. Tema, quello del cambiamento e del movimento, che studentesse e studenti affrontano in prospettiva interdisciplinare, ma a partire da un dato empirico: la fatica di organizzare il proprio tempo (peraltro pieno di sport, musica, danza eccetera) o, viceversa, la predisposizione a immergersi nella realtà virtuale sempre a loro disposizione, avulsi dallo scorrere dei minuti.

Questa prospettiva ha colto l’interesse dell’associazione «Amici del liceo Lollino», che in stretta collaborazione con il liceo ha promosso un approfondimento destinato a tutto il pubblico bellunese. Con gli studenti della scuola, con i docenti e con i loro genitori, tre appuntamenti: il 31 marzo, il 19 maggio, il 26 maggio, nell’aula magna del liceo classico scientifico paritario «Alvise Lollino», in via San Pietro 19 a Belluno; tutti e tre gli incontri alle 18.30.

Il 31 marzo, il tempo sarà esaminato dal punto di vista fisico, con il professor Lorenzo Maccone, in forza al Dipartimento di fisica dell’Università di Pavia. Il 19 maggio, arriva a Belluno il professor Kurt Appel, teologo laico che ha firmato «Tempo e Dio», uscito in italiano per i tipi della Queriniana. Il 26 maggio, don Alex Vascellari, parroco in città e cerimoniere della Cattedrale, descrive l’anno liturgico e dialoga con il presidente dell’Istituto storico bellunese della resistenza e dell’età contemporanea (Isbrec), Enrico Bacchetti, che spiega le ricorrenze più importanti del calendario civile italiano.

In ognuna delle tre sessioni sul palco ci sarà un moderatore (don Rinaldo Ottone per la conferenza con il prof. Appel) e quattro studenti di seconda, che, dopo averle preparate, porranno domande al relatore o ai relatori, dopo averle condivise in classe, o presenteranno un loro pensiero. Da parte del liceo classico scientifico paritario «Alvise Lollino» un invito a trecentosessanta gradi.