Sabato 24 marzo - ore 17 - santuario del Nevegàl

Santa Messa nella Giornata mondiale dei missionari martiri

Con consegna della croce missionaria ai partenti che hanno frequentato il corso «Esperienza in missione 2018»

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Sabato 24 marzo, alle 17, presso il santuario del Nevegàl, ci sarà la Santa Messa nella Giornata mondiale dei missionari martiri e la consegna della croce missionaria ai partenti che hanno frequentato il corso «Esperienza in missione 2018» (nella foto): si tratta di persone laiche, per la maggior parte giovanissime, che dedicheranno parte della loro estate al servizio e all’annuncio nelle missioni ad gentes nei cinque continenti, assistiti da esperti tutor quali sono i missionari bellunesi-feltrini o comunque collegati con l’Ufficio pastorale per le missioni della diocesi di Belluno-Feltre. Quest’anno hanno partecipato al corso 42 persone, di cui 39 con età tra i 18 e 19 anni; 21 persone partiranno nei prossimi mesi alla volta di Tanzania, Ecuador, Romania. Hanno contribuito al percorso di questi giovani, oltre allo staff del Centro missionario, anche don Francesco Silvestri, don Luciano Todesco, Giambattista Zampieri, don Alessio Strapazzon, l’associazione «Pollicino» e alcuni giovani che sono partiti gli anni precedenti.

La Giornata dei martiri missionari prende origine dall’uccisione di monsignor Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, il 24 marzo 1980, a opera di sicari della dittatura militare. Oggi è avviato il suo processo di beatificazione. Sono 23 gli operatori pastorali ufficialmente riconosciuti come martiri, uccisi nel 2017 nei vari continenti: quasi tutti vittime di assalto, rapina, banditismo, atti di guerra (Aleppo) eccetera; qualcuno anche direttamente in odio alla fede. Sono 13 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 8 laici. In America, 8 sacerdoti, 1 religioso, 2 laici. In Africa, 4 sacerdoti, 1 religiosa, 5 laici. In Asia, 1 sacerdote, 1 laico. Dal 2011 al 2016 sono 393 gli operatori missionari martiri.

Giuseppe Bratti