Sabato 25 marzo - ritiro degli Insegnanti di Religione delle diocesi di Belluno-Feltre e Vittorio Veneto

Spiritualità e bellezza nell’incontro fraterno in Alpago 

«Se Dio ha deciso di farsi uomo, essere uomini e donne non è poi così male…»

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«Mi piacerebbe poter intervistare a lungo Maria e Giovanni», questo il desiderio espresso da don Lorenzo Sperti, parroco di Farra d’Alpago, nel commentare sabato scorso il vangelo dell’Annunciazione ai piedi del capolavoro di Andrea Brustolon raffigurante la Crocifissione. Ad ascoltarlo oltre quaranta persone che avevano contemplato l’opera d’arte sotto l’esperta guida di  Caterina De March, storica dell’Arte alpagota, che si occupa di didattica museale.

Nel cammino verso la Pasqua gli insegnanti di religione cattolica della nostra diocesi e un bel gruppo di colleghi di Vittorio Veneto, accompagnati da don Andrea Dal Cin e Annalina Sartori, direttore e segretaria del Servizio IRC, insieme ad alcuni familiari che si sono uniti, hanno vissuto un momento di sosta in Alpago all’insegna della cultura e della preghiera. La sosta è un tempo necessario per far emergere una intelligenza degli avvenimenti e concedersi tempo per coltivare l’interiorità e la fraternità.

Il pomeriggio era iniziato con la visita alla Casa Museo dell’Alchimista (oltre quindici anni per il restauro), palazzetto tardo-gotico del ‘500, che con la sua facciata ricca di simbolismo sembra trattenere il passante sulla strada verso il Cansiglio e porre domande insolite sulla fase iniziale dell’opera alchemica: il processo di costruzione della pietra filosofale. Caterina De March ha offerto interessanti spiegazioni e incuriosito  i docenti che hanno quindi visitato i tre piani interni all’edificio denominati secondo le fasi dell’opera alchemica (al nero, al bianco, al rosso). Hanno accompagnato nelle stanze per la presentazione del focolare, di oggetti di laboratorio medievali e riproduzioni del tempo, Loredana Stiletto e Antonella Curtolo, volontarie del Museo.

Ugo Chinol di Tambre nel portare il saluto della comunità alpagota si è rivolto in particolare «a quanti sono saliti dal Fadalto o scesi dal Cansiglio», richiamando il coronimo Cansiglio che deriva da concilium, «nello specifico una terra indivisa appartenente a più Comunità» e le vicende del passato che narrano della Piana e di una parte dell’alta  Marca come luoghi di incontro, scambi commerciali, alpeggio, amicizie con le genti delle genti dell’Alpago. Precedenti che ci fanno sentire vicini!

L’incontro di sabato è occasione favorevole per sperimentarci anche in uno stile ecclesiale di cammino sinodale. “L’augurio è di rallegrarci come insegnanti di religione che sanno condividere col sorriso la gioia del Vangelo. Sappiamo il valore di un sorriso, anche a scuola!”

È toccato poi a Carmen Peterle di Farra introdurre il momento di preghiera intonato alla solennità dell’Annunciazione e in sintonia con la riflessione di don Lorenzo, che ha proposto la meditazione del vangelo di Luca 1,26-38 rivolgendosi direttamente a Maria, con domande e accenti commossi, immaginando varie fasi della vita della Madre con Gesù, il cammino della fede che anche per la «piena di Grazia» non è stato scontato, fino allo “sprigionarsi” della notizia della risurrezione.

«Il mistero dell’incarnazione di Dio con questo vangelo» – ha concluso il sacerdote – «ci dice che se Dio ha deciso di farsi uomo, essere uomini e donne non è poi così male…».

Alessandra Catania direttrice dell’Ufficio Scuola diocesano nel suo breve intervento ha sottolineato l’importanza delle giornate di spiritualità e fraternità, ringraziando gli amici di Vittorio Veneto e gli organizzatori dell’incontro.

Don Alex Vascellari delegato vescovile per la pastorale scolastica ha presieduto la celebrazione eucaristica  aperta alla comunità locale. Nell’omelia, ripercorrendo l’evento della risurrezione di Lazzaro, ha evidenziato la novità che sempre Cristo opera nelle nostre esistenze. Un invito appassionato a non guardare al passato, ma al futuro con speranza.

Il Coro parrocchiale dei bambini ha animato la messa con canti adatti, accompagnati dalle suore e dall’organista Stefania Scotti. Un bel momento gioioso che ha arricchito e concluso serenamente il ritiro spirituale, durante il quale è stato previsto ed apprezzato anche uno spazio di convivialità prima dell’eucaristia. [P.B.]