Trasfigurazione del Signore

Domenica 6 agosto la liturgia del tempo ordinario cede il passo a quella della festa

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La lunga serie di domeniche denominate “del tempo ordinario”, avrà domenica 6 agosto 2023 un’interruzione per lasciar posto alla festa liturgica “della Trasfigurazione del Signore”. La liturgia della Parola e i testi delle preghiere non saranno quelli previsti per la domenica 18ª del tempo ordinario, ma saranno quelli indicati da messale e jezionario per questa celebrazione che ogni anno ricorre il 6 agosto.

L’episodio evangelico

L’episodio che viene celebrato in questo giorno è narrato dai vangeli sinottici (Matteo 17,1-8, Marco 9,2-8, Luca 9, 28-36). È stato vissuto da Gesù insieme ai tre apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, dopo che egli aveva annunciato la sua passione e morte, trovando anche una forte contrapposizione da parte dell’apostolo Pietro. Il racconto degli evangelisti si sviluppa con il genere letterario delle teofanie. La grande luce che emana da Gesù, i testimoni, la nube, la voce del Padre. Gesù manifesta la sua piena identità, rivelando al di là di quello che appariva (figura) il suo essere. Lo fa avendo come testimoni Mosè ed Elia, rappresentanti significativi della Legge e dei profeti e quindi validi testimoni dell’evento. Il luogo dove sarebbe avvenuta questa esperienza è stato nei secoli, anche se non unanimemente, fissato sul monte Tabor. Questo colle rotondeggiante nel lato est della pianura di Esdrelon, in Galilea, è alto 588 metri. È da notare come già nel 570 viene testimoniata la presenza di tre chiese costruite sulla sommità del monte. Nei secoli vicende di costruzioni e di distruzioni hanno segnato la storia di questo luogo. Dopo secoli di abbandono nel 1631 il luogo venne acquistato dai francescani di Terra Santa. Oggi la spianata sulla sommità del monte accoglie i pellegrini e i turisti con la basilica a tre navate di un architetto italiano e inaugurata nel 1924. Accanto a questa sono state realizzate strutture di accoglienza.

La festa della Trasfigurazione nella storia

La festa della Trasfigurazione è stata estesa alla chiesa universale nel 1457 da papa Callisto III. Oggi questo giorno è celebrazione solenne per i cattolici e per gli ortodossi. La documentazione storica della festa risale già ai secoli V-VII in Oriente e nel secolo IX in Occidente. La data del 6 agosto ha come fondamento due possibilità proposte dalle tradizioni e dagli studiosi. La prima è quella del ricordo della dedicazione delle basiliche costruite sul Tabor. La seconda motivazione è legata alla solenne festa dell’esaltazione della Croce, che ricorre il 14 settembre, celebrazione molto sentita in Oriente. Secondo una tradizione la trasfigurazione avvenne quaranta giorni prima della crocifissione e morte di Gesù; e così venne fissato il giorno 6 agosto, quaranta giorni prima della festa della croce.

Nell’ultima revisione del Calendario liturgico secondo la liturgia cattolica romana, la celebrazione della Trasfigurazione è stata confermata il 6 agosto con il grado di “festa”.

Testi delle preghiere della Chiesa

Le orazioni previste per la Messa rievocano, nella preghiera, l’evento. Nelle espressioni si colgono significati teologici e di spiritualità individuale.

«O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del tuo Figlio unigenito hai confermato i misteri della fede con la testimonianza di Mosè ed Elia, nostri padri, e hai mirabilmente preannunciato la nostra definitiva adozione a tuoi figli, fa’ che, ascoltando la parola del tuo amato Figlio, diventiamo coeredi della sua gloria» (colletta).

«Santifica queste offerte, o Padre, per il mistero della gloriosa Trasfigurazione del tuo Figlio unigenito, e cancella i nostri peccati con lo splendore della sua luce» (sulle offerte).

«Il pane del cielo che abbiamo ricevuto ci trasformi, o Padre, a immagine di Cristo, che nella Trasfigurazione rivelò agli uomini il mistero della sua gloria» (dopo la Comunione).

Anche il prefazio, proprio della Festa, propone interessanti spunti per la riflessione teologica e per il suo riverbero nella vita spirituale dei credenti:

«Dinanzi a testimoni da lui prescelti egli rivelò la sua gloria, e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, per preparare il cuore dei discepoli a sostenere lo scandalo della croce e preannunciare il compimento, nel corpo di tutta la Chiesa, della gloria che rifulse in lui, suo capo».

Giuliano Follin