Tutti i fatti della vita ci parlano della premura di Dio

La Messa di inizio anno scolastico commentata da due insegnanti

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Feltre: partecipazione sentita di tanti studenti. La Chiesa chiamata a testimoniare il vangelo.

Venerdì 13 ottobre alle ore 08.00, presso la Concattedrale di San Pietro Apostolo, è stata celebrata, per gli studenti, familiari e docenti delle Scuole superiori di Feltre la Santa Messa di inizio anno scolastico con la quale, come da tradizione, è stato messo nelle mani di Dio il cammino scolastico che attende i nostri giovani. La celebrazione, presieduta dal Vescovo mons. Marangoni  ha visto la partecipazione sentita di tanti studenti. Il Vescovo, commentando il passo biblico che racconta la vicenda di Giona (Giona 4,1-11) ha fatto riflettere sul suo messaggio salvifico e sull’ immagine di un Dio che tutti ama e che tutti vuole salvi; paziente, fedele e grande nell’amore, il cui modo di fare giustizia è quello di usare misericordia. Una lettura quanto mai utile e attuale, dal momento che pone le stesse provocazioni di allora, ma soprattutto offre le sue preziose risposte ad una Chiesa, chiamata, oggi più che mai, a vivere e a testimoniare il Vangelo in un tempo assai mutevole ed in una società fortemente bisognosa di tenerezza e di amore. “Giona è un profeta perché parla di noi”, ha affermato il Vescovo Renato, “parla anche di noi la storia di un uomo che, con il suo operato, semina bene in tutta la città”.

Vania Strada

Dopo il Vescovo, anche il Sindaco augura agli studenti di affrontare con gioia l’anno scolastico

Il giorno dopo la celebrazione feltrina, anche le scuole della città di Belluno hanno affidato al Signore l’inizio dell’anno scolastico. Partecipata la Messa nella cattedrale di san Martino, presieduta dal vescovo Renato e animata dal coro di Castion diretto da Debora Piol. Alunni e insegnanti si sono radunati in una grande aula, così è chiamato lo spazio tra la facciata e il presbiterio, nella quale è presente la cattedra del vescovo. Aula e cattedra ci ricordano di essere tutti alla stessa scuola del maestro di Nazaret, che ci insegna a vivere in pienezza nella dedizione amorevole per il prossimo, senza pretendere nulla in cambio. Partendo da queste analogie scolastiche nell’omelia il vescovo ha detto: «ognuno di noi, giorno dopo giorno, è anche quella cattedra dove Dio mette la sua parola, ce la dona, quindi anche noi siamo parola di Dio. E questa parola di Dio è impastata con le nostre emozioni, sogni, fatiche, cadute, fallimenti». Diventa un incoraggiamento a far camminare insieme la nostra vita con l’insegnamento del Maestro, che ci invita a parlare a Dio chiamandolo “padre” innestandoci nell’emozione di sentirci figli amati. Sul finire della celebrazione è intervenuta la professoressa Alessandra Catania, dell’ufficio di pastorale dell’educazione e della scuola, invitando i presenti a portare con sé una piccola immagine dei discepoli di Emmaus dicendo : «Vogliamo prolungare l’ardore di questa celebrazione consegnandovi un biglietto, per camminare insieme in questo anno scolastico. Le fatiche e le scoperte le affidiamo con cuore aperto al Risorto, che comprende e ama il nostro cercare». È intervenuto anche il sindaco della Città, Oscar De Pellegrin, augurando a tutti un buon anno scolastico.

Ugo Chinol