I giorni del carnevale si stanno consumando, pur non avendo quell’intensità di eventi che, fino all’inizio dell’attuale pandemia, li caratterizzavano. Si parlerà comunque di “giovedì grasso”, di “martedì grasso”, di “ultimo di carnevale”. Si parlerà quindi anche di “mercoledì delle Ceneri”: giorno che indica nel calendario liturgico e anche in quello civile l’inizio del “Tempo di Quaresima”. Quel giorno, così denominato, non cambierà di molto lo stile di vita nella nostra società. Per i cristiani però rappresenta un inizio significativo per la propria esperienza di fede, per la propria spiritualità.
Cammino spirituale verso la Pasqua
La Quaresima è un tempo ecclesiale entrato nella vita delle comunità cristiane con una serie di pratiche religiose, oltre che con i testi particolari delle celebrazioni liturgiche, che ne esprimono e richiamano continuamente il significato. Di queste pratiche devozionali e dei testi sia biblici che eucologici – cioè i testi delle preghiere – avrò modo di riflettere nelle prossime settimane. In questo approfondimento mi sembra molto importante richiamare un aspetto della Quaresima, che non sempre viene sottolineato da chi la vive. Si tratta del suo essere un “itinerario verso la Pasqua”. Il valore di quei quaranta giorni non viene da un tempo vissuto chiuso in sé stesso, quasi indipendente, ma assume un significato pieno proprio per questo suo tendere alla celebrazione annuale del mistero pasquale del Cristo crocifisso, morto e risorto. Lo esprime chiaramente la preghiera di benedizione delle Ceneri nel giorno che segna l’inizio della Quaresima. In uno dei testi proposti per il rito, si augura ai fedeli che «attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio». La struttura di questo tempo liturgico ha subito nei secoli diverse trasformazioni. La sua composizione di quaranta giorni è datata dalla fine del quarto secolo. È da richiamare il simbolismo biblico che dà a questo tempo un valore di salvezza e di redenzione. Per questo motivo la Quaresima è chiamata anche “sacramento”. La preghiera colletta della prima domenica di Quaresima così definisce questo tempo: «…segno sacramentale della nostra conversione…».
Il mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima
Nel ritmo dei giorni feriali per il calendario civile, la comunità cristiana inserisce nel suo calendario liturgico, con un particolare rilievo, il mercoledì delle Ceneri. Terminato il periodo denominato “carnevale” nell’attuale denominazione civile, per la Chiesa in quel giorno inizia un tempo significativo sul piano celebrativo e per la spiritualità di ogni credente. Due segni particolari segnano questo inizio: un giorno di “digiuno e astinenza dalle carni” e il rito di “imposizione delle ceneri” nel corso della Messa, dopo la liturgia della Parola. Il primo segno proposto, quello del gesto del digiuno e dell’astinenza dalle carni, si connota per il suo carattere di penitenza. Al digiuno, secondo le indicazioni date dai Vescovi con la nota pastorale «Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza», sono tenuti tutti i maggiorenni fino ai 60 anni. Tale indicazione non impedisce a chi non rientra in questa fascia di età di vivere con opportune modalità questo invito alla penitenza. Un invito che verrà proposto anche per il Venerdì santo e, come opportunità, per il Sabato santo. L’astinenza dalla carni viene chiesta per tutti i venerdì di Quaresima.
Il secondo segno che caratterizza questo primo giorno quaresimale è il rito dell’imposizione delle Ceneri. Tale momento viene vissuto dai fedeli cristiani con una significativa intensità. Le due espressioni proposte quando le persone si avvicinano per ricevere le Ceneri sono conosciute. «Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai» è la frase più utilizzata nel passato e entrata anche nel sentire e nel linguaggio comune. Ne è stata inserita nel Messale un’altra, oggi posta per prima: «Convertitevi e credete al Vangelo».
Ogni fedele cristiano accanto a queste modalità ufficiali ne può opportunamente inserire altre secondo la propria sensibilità. Preghiera particolare, lettura della Parola di Dio, azioni di carità fraterna sono alcune tra le opzioni possibili per l’inizio del cammino quaresimale.
Libretti per comprendere e vivere la Pasqua
Nelle prossime settimane di Quaresima, nella prospettiva della celebrazione pasquale, centro di tutto l’anno liturgico, l’editore di Famiglia Cristiana, la Periodici San Paolo propone ai suoi lettori una serie di volumetti per la comprensione e la celebrazione stessa. Molti sono i sussidi che già sono in mano ai fedeli (ad esempio, i messalini per i fedeli). Altri libri si possono trovare nelle librerie cattoliche o si possono cercare e ordinare sul web. Questi otto libretti, che ho ritenuto utile suggerire, hanno il pregio di essere gli ultimi editi, di essere invitanti nella loro struttura, di avere un costo accessibile. Saranno una guida ai riti e alle infinite ricchezze del mistero pasquale. Il loro obiettivo, come indicato dall’editore, è quello di essere «una guida ricca di riferimenti storici e liturgici, per nutrire la nostra fede e vivere con maggiore consapevolezza il sacrificio di Cristo e la vittoria finale dell’amore sulla morte». La preparazione spirituale a vivere la grande settimana (la Settimana santa e i giorni del Triduo pasquale, passa anche attraverso una comprensione della loro struttura, della loro origine, dei significati teologici e di spiritualità che li caratterizzano.
Giuliano Follin