Giovedì 25 gennaio a Cavarzano

Una liturgia di musica

La liturgia ecumenica a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

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È stata una piacevole sorpresa per tutti i partecipanti vedersi in tanti a Cavarzano giovedì 25, dopo cena, per la liturgia ecumenica a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Lo ha notato anche l’avvocato Mario Mazzoccoli, copastore della chiesa evangelica “Nuova Pentecoste” di Sedico, che nel suo intervento dopo la proclamazione della Parola di Dio ha fatto i complimenti alle persone presenti, capaci di abbandonare la “comfort zone” delle loro case e attività per testimoniare che, a Belluno Feltre, la volontà di giungere all’unità visibile della Chiesa non è un mito o un’utopia, ma un desiderio attento. «La Parola di Dio è come il pavimento su cui si appoggiano le basi di ciascuna Chiesa», ha detto Mazzoccoli.

A presiedere la liturgia il vescovo Renato Marangoni, che pure è intervenuto, dopo il canto del Vangelo in lingua ucraina – grazie alla presenza di padre Yuriy Khodan – e in italiano. Febbricitante uno dei parroci ortodossi di Belluno, il secondo impossibilitato per motivi di lavoro – infatti i sacerdoti ortodossi in Italia non hanno il sostentamento del clero – hanno comunque inviato rappresentanti delle loro comunità.

È stata una liturgia di musica, con i canti eseguiti a voce spiegata, e con gli intermezzi musicali della classe di violoncello della scuola Miari (la prof. Elisa Corti e una studentessa). È stata una liturgia che ha integrato la festa, con la cioccolata calda preparata dalla parrocchia di Cavarzano e un momento conviviale sponsorizzato da Lattebusche. L’Ufficio per la liturgia, con don Alex Vascellari, ha seguito passo passo la preparazione del testo e della ritualità. Da parte dei presenti la richiesta di intensificare i rapporti tra comunità presenti sul territorio.