Il presbiterio composto dalla preziosità di ciascuno

Lettera al presbiterio (prot. n. 28/2024)
07-06-2024

Carissimi confratelli presbiteri,

uno sguardo di stupore, di gratitudine e di speranza si apre per la nostra Chiesa di Belluno-Feltre, in questa giornata in cui la Liturgia celebra la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e che papa Giovanni Paolo II, il 25 marzo 1995, volle dedicare alla «santificazione sacerdotale».

C’è senz’altro il dono del nostro presbiterio composto dalla preziosità di ciascuno, dal più giovane al più anziano. Per tutti e per ciascuno sentiamo di fare nostra la “dichiarazione d’amore” di Maria, madre di Gesù e madre della Chiesa:

«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva» (Lc 1,46-48a).

Prima dei nostri passi di oggi è ancora luminosa la scia dei confratelli che ci hanno preceduto e che, in particolare negli ultimi tempi, sono approdati alla Gerusalemme del Cielo.

Il ministero di tutti è inciso nel cammino della nostra Chiesa, più in particolare nelle comunità a cui siamo appartenuti, fin dalla comunità di origine.

Il bene seminato, atteso, coltivato, accudito nel ministero non può che essere benedizione di Dio. Ogni rito finale del nostro celebrare lo ripropone e lo manifesta. Dio benedice nel nostro benedire.

Che questo pensiero sia di consolazione a tutto il presbiterio!

Noi avremo modo di condividere una mezza giornata in questo spirito, come presbiterio, giovedì mattina 20 giugno, nel Centro Papa Luciani, a Santa Giustina.

Potremmo dire che una visione di fede ci permette di considerarci “senza età”, in quanto non esercitiamo un ministero “di individui”, dove ognuno comincia e poi termina, ma si tratta di un unico presbiterio con fondamento apostolico, radicato nella Pasqua di Gesù, portato nella comunione ecclesiale, dove ognuno di noi pone il suo “eccomi” al Signore e alla sua Chiesa. L’espressione paolina della seconda lettera a Timoteo, proclamata nella liturgia di ieri – giovedì 6 giugno – ci offre del ministero affidatoci l’orizzonte di libertà in cui si svolge: «Ma la parola di Dio non è incatenata!» (2Tm 2,9b).

Ci dobbiamo sostenere in questa speranza: essa è anche la nostra santificazione!

Penso che tutti noi percepiamo oggi, per le fatiche che l’esercizio del ministero comporta, che la “santificazione sacerdotale” passa attraverso una disponibilità mai scontata di votarsi vicendevolmente gli uni agli altri e di ancorarci nelle gioie e nelle speranze di chi nelle nostre comunità cerca e/o sente vivo il dono della fede e la luce del Vangelo.

Vorrei raggiungere ciascuno con un grazie, con una preghiera e con il lievito della fiducia:

«Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio» (Ef 3,17-19).

Dopo queste parole che la liturgia oggi ci propone, invito tutti a gioire del dono dell’ordinazione presbiterale di un nostro giovane, Stefano Da Rin Zanco, che dalle nostre montagne – già da alcuni anni – è approdato nell’arcidiocesi di Colonia in Germania.

Oggi, nel pomeriggio sarà ordinato presbitero, nella cattedrale di Colonia. Saremo in solidarietà di fede e di preghiera con quanti anche dalle nostre comunità saranno presenti alla celebrazione.

Vi riporto qui alcuni dati della sua vita e della sua formazione:

Stefano è originario di Vigo di Cadore, ma si è trasferito con la sua famiglia a Belluno nel 2000. Ha scoperto la sua vocazione all’interno del Cammino neocatecumenale, seguendo il quale ha dato la sua disponibilità ad essere inviato come missionario in qualunque parte del mondo ce ne fosse stato bisogno. Così nel 2011 è stato inviato al Seminario “Redemptoris Mater” dell’arcidiocesi di Colonia, dove ha cominciato il suo cammino di formazione. Il percorso è stato lungo e impegnativo: dopo due anni di studio del tedesco, nel 2013 ha cominciato gli studi teologici, che sono durati fino al 2018. In seguito ha fatto due anni di esperienza missionaria in Germania prima e poi nella Svizzera tedesca e un anno di esperienza pastorale qui a Belluno nella parrocchia di Cavarzano. Nel 2021 ha poi cominciato uno studio di Licenza in Teologia che sta concludendo in questi mesi. Il 4 giugno 2023 ha ricevuto l’ordinazione diaconale e ha cominciato a prestare servizio come diacono nell’arcidiocesi di Colonia presso la parrocchia di Bonn-Bad Godesberg.

La “Messa novella”, di rientro a Belluno, si terrà domenica 7 luglio alle ore 11 nella parrocchia San Giovanni Bosco.

Ci sentiamo anche in questo benedetti e incoraggiati!

Solennità del sacratissimo Cuore di Gesù

Belluno, 7 giugno 2024

vostro
+ Renato, vescovo