Preghiera a Maria

V domenica di Quaresima - Madonna Addolorata, chiesa di Santo Stefano
17-03-2024

Gv 12,24-28

Maria, nel tuo volto e nel tuo cuore riconosciamo i tratti della passione del tuo figlio Gesù. Anche tu sei riconoscibile nella parabola con cui, nel Vangelo di questa V domenica di Quaresima, Gesù ha raccontato di sé: «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto». Come madre tu hai preparato e quasi anticipato la sua vita di figlio. Nello stesso sei diventata colei che per prima lo ha seguito in quella “caduta in terra” che è il tuo stesso dolore di madre. Tale dolore comprende il suo parto di primogenito di tanti fratelli e sorelle. Sei diventata, giorno dopo giorno, come il figlio che avevi partorito, preparando e seguendo il suo “dare la vita”. Ci hai donato un figlio che è la grande promessa per tutta questa nostra umanità fragile, ferita, in attesa di avere il compimento di vita e di pace che tanto desidera.

Oggi noi siamo qui, sorretti dal coraggio del tuo dolore e dall’affetto con cui accompagni maternamente il vivere di tutti noi, affidati a te come fratelli e sorelle in Cristo.

Che la tua tenerezza di mamma ci faccia intravedere tutti i germogli di vita che nel mondo il tuo figlio ha posto come seme che porterà il suo frutto!

  • Sono i germogli di figli e figlie che la bontà dei genitori donerà al mondo, dandoli alla luce.
  • Sono i germogli di tanti giovani che attendono di sbocciare per pacificare questa nostra stanca umanità e darle nuove primavere in cui rifiorire.
  • Sono i germogli di cura prestata, di gesti gentili e di carezze lievi disseminati ovunque, di pezzi di mantello donati, di strade percorse insieme condividendo il passo e la fatica che comportano.
  • Sono i germogli di chi non smette di aiutare gli altri, di dare loro il lievito della speranza, di aprire gli infissi del proprio cuore e delle proprie case.
  • Sono i germogli di chi negli ambienti professionali e scolastici, negli organismi e nelle istituzioni civili spassionatamente lavorano onestamente per soffocare le mafie e dare il respiro della giustizia e della responsabilità.
  • Sono i germogli onesti e sinceri della collaborazione, della sinodalità, del perdono, della mutua comprensione che spuntano nelle nostre comunità ecclesiali, sì provate, ma anche dedite a cercare i fermenti e le vie del Vangelo.

Maria, fa che impariamo da te e che da te siamo sollecitati ad essere germogli di vita e di pace.