A cura di don Ezio Del Favero

32 – I monti sono Maestri muti

La montagna è una metafora della Vita e ci è Maestra! Durante la mia lunga vita...

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Un vecchio montanaro stava percorrendo un sentiero di montagna in compagnia del nipote e gli spiegava: «Io amo la montagna, con il suo fascino e le sue sorprese. La montagna è una metafora della Vita e ci è Maestra! Durante la mia lunga vita, mi ha insegnato tanto. In sintesi ho appreso da lei 5 grosse lezioni di vita, 5 come le dita di una mano, che vorrei trasmetterti…»

Prima lezione: «Quando giungiamo sulla vetta, possiamo valutare il nostro percorso dall’alto e leggere i sentieri che abbiamo preso, quelli che abbiamo evitato, quali era meglio seguire e quali ci avrebbero condotto fuori strada. Così nella vita. Ci sono strade che prendiamo un po’ incoscienti e strade che non abbiamo il coraggio di percorrere per non cambiare la nostra esistenza. Quando siamo “in vetta” però, ovvero quasi giunti al termine come lo sono io con la mia età, possiamo unire i puntini prodotti da questi sentieri e studiare il nostro percorso. Ti consiglio quindi di ascoltare sempre chi è più vicino alla vetta!»

Seconda lezione: «Nella vita di ogni giorno siamo abituati a stare in coda e viviamo tra serpeggianti file di persone. In montagna è diverso. Puoi seguire il sentiero che vuoi, non devi infilarti in corsie affollate e anche il percorso più battuto e trafficato in tutta la sua lunghezza presenta centinaia di piccole varianti. Si tratta di una piccola libertà cui non siamo più abituati e che mi prendo ogni volta che posso».

Terza lezione: «Andare in montagna con una meta significa porsi un obiettivo ed essere consapevoli di dover faticare per raggiungerlo. Il contrario di quello che facciamo nella vita. Tutti parlano di sogni fantastici, di idee brillanti e di progetti grandiosi, senza muovere un passo per dare vita a quei sogni. Aspettiamo sempre il momento perfetto, la persona che sblocchi la situazione o ci diciamo che se sarà destino il progetto stesso farà dei passi avanti verso di noi. La montagna ci riporta alla realtà. Pensare di mettersi ai suoi piedi e sperare di arrivare in cima senza fatica, sudore e sacrificio è pura fantasia. Così nella dura realtà della vita vera: se vogliamo qualcosa, dobbiamo camminare per raggiungerla».

Quarta lezione: «La montagna mi ha sempre trasmesso un senso di bellezza incredibile. Durante il tragitto che porta in cima mi fermo alcune volte per sostare, ristorarmi e ammirare il paesaggio. In queste brevi pause, ovunque posi l’occhio, vedo sempre qualcosa di particolare e di inedito: un piccolo insetto in un fiore, una roccia dalla forma bizzarra o le nuvole che mi ricordano qualcosa. In quei momenti apprezzo meglio la natura e affino la mia percezione del bello.

Siamo abituati a vedere foto ritoccate, video incredibili e persone truccate, ma non abbiamo più l’abitudine di osservare la natura così com’è senza filtri deformanti.

Le proporzioni, i colori e le forme di ciò che in natura è bello sono in grado di affinare il nostro senso del gusto estetico arricchendoci e riportandoci alla realtà».

Quinta lezione: «Quando puoi portare solo uno zaino con un limite di peso e di spazio, il “minimalista” dentro di te emerge spontaneamente. Io non ho mai avuto grossi problemi a definire quali fossero le cose realmente utili e importanti nella mia vita, ma ho affinato questa capacità andando in montagna. Lo zaino ha uno spazio preciso e aggiungere oggetti significa aggiungere peso inutile che poi dovrà essere faticosamente trasportato sulle spalle! Questa lezione è utile nella quotidianità:

preparare un semplice zaino per fare una camminata in montagna aiuta a prendere decisioni e a capire quali siano le cose realmente importanti nella vita».

Il vecchio terminò le sue 5 lezioni citando una frase di Goethe a lui cara, visto che la montagna gli dava anche il tempo di leggere qualche buon libro: «I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi».

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La Parabola – di origine alpina – insegna che la Montagna ci regala davvero delle lezioni di Vita, tra cui: una visione strategica dell’esistenza, una libertà fuori dagli schemi, un obiettivo da raggiungere, il senso naturale del bello, la validità del necessario…

I Monti nutrono anche la nostra fede, come scriveva  John Ruskin: «Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle».