A cura di don Ezio Del Favero

90 – La chiesetta in rovina

...videro la Beata Vergine scendere dal cielo e mettere sull’anziana Marie Petit-Cœur una bella corona di fiori sul suo capo, prima di portarsela con sé.

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In un paesino bretone, presso i monti d’Arrée, una vecchia chiesetta cadeva in rovina. Per ristrutturarla, gli abitanti decisero di fare una colletta. Tutti diedero qualcosa ai questuanti, poco o molto, secondo le proprie possibilità. Una povera donna, rimasta vedova con la piccola Marie Petit-Coeur, una bambina di nove anni, essendo compassionevole e non avendo nulla da dare ai questuanti, quando questi arrivarono alla sua povera dimora si turbò e si vergognò. La piccola Marie Petit-Cœur le chiese: «Mamma, non hai nulla da dare per la riparazione della nostra vecchia chiesetta?». «Ahimè! Purtroppo no, povera figliola mia!». «Ma proprio niente?», insistette la piccola. E i questuanti: «Neanche un soldo nascosto da qualche parte?». «Neanche una monetina!». «Neanche delle uova?», insistettero gli incaricati della colletta. La donna: «Solo uno, che la gallina ha deposto oggi!». La piccola: «Dammelo, mamma, e lo farò covare dalla gallina».

La madre lasciò l’uovo di quel giorno alla bambina e anche le uova dei giorni successivi. Dopo tre settimane di cova, le uova cominciarono a schiudersi finché la piccola non si ritrovò con sei pulcini. «Mamma, dobbiamo vendere i pulcini! E con i soldi che ne ricaveremo, potremo dare qualcosa anche noi per far riparare la nostra vecchia chiesetta». «Faremo proprio così, figliola!», rispose la madre.

Marie Petit-Cœur si recò al mercato della cittadina vicina con i suoi sei pulcini in un paniere. Sulla piazza del mercato si avvicinò a lei una bella signora chiedendole:

«Piccola, quanto vuoi per i tuoi pulcini?». «Quello che vuole lei, cara signora. Ciò che mi darà servirà a riparare la nostra vecchia chiesetta che cade in rovina». La dama le diede addirittura due Luigi d’oro in cambio dei pulcini e una pagnotta di pane bianco per la madre. Marie Petit-Cœur non aveva mai visto delle monete d’oro e fu molto felice.

Tornando a casa, la piccola si fermò presso un mercante di fiori ad ammirare i suoi bellissimi bouquet e si disse: «Come starebbero bene sull’altare della Santa Vergine nella nostra vecchia chiesetta!». Siccome la bambina rimase a lungo a contemplare i fiori, il mercante la notò e le si avvicinò chiedendole: «Ti piacerebbe avere un bouquet?». «Sì, signore, così potrei metterlo sull’altare della Beata Vergine, all’interno della nostra vecchia chiesetta! Ma credo di avere pochi soldi». «Mostrami quanti ne hai!». La piccola mostrò le due monetine d’oro. Il fioraio le disse: «Per una sola moneta posso lasciarti scegliere due bouquet!». Marie Petit-Cœur, piena di gioia, scelse i due mazzi di fiori e tornò verso casa tutta felice.

Arrivata al villaggio, la piccola andò direttamente nella vecchia chiesetta. Lì c’era solo il vecchio servitore che stava spazzando il pavimento. Maria posò i due bouquet sull’altare della Vergine, diede la monetina d’oro che le era rimasta al servitore pregandolo di consegnarla al sacerdote e poi si recò da sua madre.

«Benarrivata, figliola! Com’è andata al mercato? Che cosa hai ricevuto in cambio dei pulcini?». «Questa pagnotta!», rispose la figlia. «Solo questo? Mi sembra ben poco! Ti hanno derubata!». La bambina non disse altro, temendo che la madre la sgridasse per aver acquistato i fiori.

Nel frattempo il rettore si era recato nella vecchia chiesetta e aveva notato i bouquet sull’altare della Santa Vergine. «Chi ha posto questi bei mazzi di fiori sull’altare?», chiese al servitore. «Si tratta della piccola Marie Petit-Coeur, che mi ha anche chiesto di darle questa moneta d’oro per contribuire a ristrutturare la chiesetta». «Mi sembra impossibile – precisò il sacerdote – dal momento che la piccola è così povera!».

Il rettore uscì dalla chiesetta e si recò dalla madre di Marie Petit-Coeur. La piccola allora raccontò tutto, dalla cova delle uova, alla nascita dei pulcini, fino a quanto avvenuto sulla piazza del mercato e poi presso il venditore di fiori… Il rettore riconobbe: «Quanto hai vissuto e ricevuto sicuramente è frutto della grazia della Beata Vergine Maria!». E lo fece sapere a tutti.

Così Marie Petit-Cœur visse il resto della sua vita come una vera santa. E quando fu la sua ora, videro la Beata Vergine scendere dal cielo e mettere sull’anziana Marie Petit-Cœur una bella corona di fiori sul suo capo, prima di portarsela con sé.

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La parabola – narrata da un abitante del paesello di Trégrom nella Bassa Bretagna – riporta il lettore in un ambiente ancora ricco di fede e di anime pure, timorose di Dio e devote alla Beata Vergine. Morale della parabola: il cielo non lascia senza ricompensa le persone evangelicamente “piccole”, ma grandi al cospetto di Dio.