Dal 13 al 15 febbraio nel quartiere fieristico di Vicenza

Alla Koinè di Vicenza si parla anche bellunese

La conferenza su Papa Luciani, la reliquia proveniente dalla nostra Cattedrale, il Cammino delle Dolomiti

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L’aggettivo koinè – che in greco antico indica un uso linguistico condiviso quasi universale – è il titolo di una rassegna internazionale dedicata agli oggetti liturgici, all’edilizia di culto e al turismo religioso. È una manifestazione ospitata nel quartiere fieristico di Vicenza, che giunge alla 20ª edizione. Diventa ogni anno un significativo momento di incontro per gli operatori del settore religioso, che vi trovano mostre di arte sacra, occasioni di formazione professionale, un ricco programma di eventi culturali, indetti in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana e la diocesi di Vicenza.

Il ricordo del beato Giovanni Paolo I

Quest’anno la manifestazione ha avuto un preludio bellunese, nel pomeriggio di domenica 12 febbraio: il card. Beniamino Stella nella chiesa di San Lorenzo ha tenuto una conversazione su “Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I. Uomo di preghiera e di opere”. Il nuovo vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, ci testimonia:

«Il cardinale Beniamino Stella, in apertura della manifestazione internazionale di articoli religiosi Koinè, ha presentato il profilo spirituale e pastorale di Albino Luciani. Riprendendo numerose testimonianze raccolte in occasione del processo di beatificazione, il Cardinale ha delineato la santità nella vita ordinaria dell’umile ragazzo e giovane di Canale d’Agordo, nel presbitero di Belluno divenuto vescovo di Vittorio Veneto e patriarca di Venezia. Un’appassionata rilettura del ministero pastorale del futuro Giovanni Paolo I, straordinario comunicatore delle verità della fede comprensibili ai piccoli, perché impregnate della spiritualità più autentica, che il beato viveva personalmente».

Di seguito, nel Museo diocesano della città Berica, è stata aperta al pubblico una mostra con identico titolo: vi sono esposte la mitria indossata da Giovanni Paolo I nel suo breve pontificato; la stola che Paolo VI pose sulle spalle del patriarca Luciani in piazza San Marco il 16 settembre 1972; la reliquia del beato, proveniente dalla nostra Cattedrale, quella stessa reliquia che è stata presentata a papa Francesco durante la beatificazione il 4 settembre scorso.

Il rilancio del Cammino delle Dolomiti

Una seconda presenza bellunese è prevista martedì 14 febbraio. Quest’anno, per la prima volta, Koinè ospita la Borsa del Turismo Religioso Internazionale, che nelle ultime due edizioni si era tenuta ad Assisi. Con lo sguardo ormai rivolto al Giubileo del 2025, nei tre giorni fieristici viene ribadita l’importanza del turismo religioso in Italia e nel mondo. Tra gli altri relatori, ci saranno anche Lucia Coltamai e Alessandra Magagnin – in rappresentanza rispettivamente della diocesi e della DMO Dolomiti – le quali presenteranno il Cammino delle Dolomiti: negli ultimi tempi la proposta sta riprendendo slancio, dopo che è stato avviato il percorso per il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Veneto, preludio all’inserimento nel Catalogo dei cammini religiosi italiani.

Lucia tiene a precisare: «Il turismo lento non significa andare piano, ma significa sapersi fermare, per favorire la meditazione, per ascoltare il silenzio, per incontrare la storia, le tradizioni, la spiritualità, la cultura, l’arte e la popolazione della provincia di Belluno, nel contesto dello straordinario ambiente delle Dolomiti». [DF]