Una cattedrale affollata per la festa del patrono

Come san Martino, seguire la via dell’amore

L’augurio del Vescovo: essere un popolo, ricco di mille particolarità e risorse, che vuole camminare insieme

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Una cattedrale affollata ha ospitato questa mattina a Belluno la solenne celebrazione eucaristica in occasione della festa di san Martino, patrono della città e della diocesi. Presieduta dal vescovo Renato, attorniato da numerosi preti, la santa Messa ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il prefetto Savastano e il sindaco De Pellegrin, e anche di una folta rappresentanza di fedeli delle parrocchie dell’Agordino, presentatisi anche con i costumi tipici dei loro paesi. Agordini anche i cantori che hanno sostenuto l’assemblea con una formazione costituita dai componenti di varie corali.

Nell’omelia il Vescovo, dopo aver ricordato che siamo raggiunti e salvati dalla mano del Signore che si protende verso di noi, ha sottolineato come tutti siamo alla ricerca di questo amore e che la vita non vale se non ha l’amore. È questa la testimonianza di san Martino che – ha fatto presente il Vescovo – ci porta oltre il nostro sopravvivere, oltre le nostre chiusure e le nostre pene, oltre il nostro sopportarci, scuote le nostre prese di distanza e il timore dei tempi futuri.

Anche la ricerca di Dio è esperienza di amore ha evidenziato il Vescovo facendo riferimento al passo del Vangelo appena proclamato in cui Gesù spiega che sfamare gli assetati, dissetare gli assetati… è volere bene a Lui stesso. Gesù viene per l’amore e vive per l’amore; l’amore, anche per il più piccolo, salva la vita, le dà dignità, la apre alla gioia. Il Vescovo ha poi ricordato che con l’amore si può vivere ovunque e che san Martino ci invita a seguire la via dell’amore in ogni situazione, in un cammino che è alla portata di tutti, per ogni generazione e sino alla fine dei confini della terra, per rigenerare la vita. Di qui l’invito a continuare l’esempio di Martino anche in questo tempo e nelle nostre comunità, praticando l’amore.

San Martino ci sollecita in particolare a non continuare a rammaricarci per ciò che ci manca e a fare memoria del pellegrinaggio a Roma in occasione della beatificazione di papa Luciani, quando è stato possibile fare l’esperienza di un popolo che cammina insieme. E questo è stato anche l’augurio del Vescovo: essere un popolo, ricco di mille particolarità e risorse, che vuole camminare insieme. Questo – ha concluso – è anche il sogno di una Chiesa rinnovata, impegnata nel condividere e nel camminare insieme perché – come ha sottolineato anche papa Francesco – il cammino della sinodalità è ciò che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio.

A conclusione della santa Messa, a conferma di questa prospettiva e quale assunzione ufficiale di impegno di fronte a tutta la diocesi, un rappresentante dei Consigli pastorali ha prestato la voce a tutti coloro che svolgono un servizio in parrocchia per esprimere la volontà di tutti a camminare insieme e a costruire collaborazioni reali perché le parrocchie diventino “comunità sorelle”. Infine il Vescovo ha comunicato la nomina di cinque nuovi canonici nel Capitolo della Cattedrale.

Carlo Arrigoni