Presentato a Vittorio Veneto nella serata dell’11 novembre

Dodici testimonianze sul nuovo Beato

Tutto esaurito per la prima del documentario “Albino Luciani, pastore di umiltà”

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Ha registrato un autentico successo di presenze e consensi il debutto del documentario “Albino Luciani. Pastore di umiltà”, tenutasi nella serata di venerdì 11 novembre, nell’Aula magna del Seminario vescovile di Vittorio Veneto.

Sala gremita a Ceneda per la nuova produzione multimediale dedicata al neo beato, ideata e organizzata dalla Città di Vittorio Veneto e dalla Diocesi di San Tiziano, con il patrocinio della Regione Veneto, la collaborazione della Fondazione Giovanni Paolo I di Canale d’Agordo e il Museo Albino Luciani, e il contributo dello sponsor Banca Prealpi SanBiagio, oltre ad enti, archivi e persone che si sono rese utili per la raccolta di testimonianze storiche e materiali.

Il documentario è parte integrante della mostra fotografica su Luciani che verrà inaugurata a Palazzo Todesco in Piazza Flaminio a Serravalle il prossimo 26 novembre e sarà aperta fino al 26 febbraio 2023.

Sotto la regia di Federico Campodall’Orto e Stefano Faraon, 52 minuti di filmato e dodici voci narrano la storia di Luciani in un ritmo serrato, incalzante e coinvolgente: dalla sua infanzia e vita familiare a Canale d’Agordo, all’esperienza di seminarista e sacerdote nel bellunese, al magistero episcopale di Vittorio Veneto, fino al patriarcato di Venezia e all’elezione papale, il 26 agosto 1978. In uno scorrere di interventi e fotografie, il documentario riprende alcuni accenni dei suoi discorsi pastorali, fino all’improvvisa morte, avvenuta dopo 33 giorni dall’inizio del suo pontificato, il 28 settembre. La parte finale del video riguarda la cerimonia di beatificazione dello scorso 4 settembre in piazza San Pietro con papa Francesco, e raccoglie le interviste in diretta dei tanti pellegrini vittoriesi che hanno partecipato al rito.

Le testimonianze inedite mettono in luce tutti gli aspetti della vita e dell’opera del beato Giovanni Paolo I, dall’umiltà e semplicità del suo stile, al luminoso sorriso, alla lucidità e modernità di pensiero che lo guidò anche nelle situazioni più difficili e delicate, incarnando l’immagine di una Chiesa conciliare, rinnovata e vicina alla gente.

I contributi sono stati raccolti in tutta Italia, e rielaborati in diversi mesi di lavoro: sono le voci dei cardinali Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, e Beniamino Stella, postulatore della causa di beatificazione, di Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Stefania Falasca, vicepostulatrice e vicepresidente della Fondazione Giovanni Paolo I, don Davide Fiocco, componente della stessa fondazione, i nipoti Amalia e Gianni Luciani, Loris Serafini, direttore Museo Albino Luciani, don Paolino Carrer, sacerdote vittoriese che fu segretario personale dell’allora vescovo Luciani per alcuni anni, i docenti Giovanni Vian e Patrizia Luciani, e il vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo.

La serata era stata introdotta dagli interventi dello stesso presule vittoriese, che ha ricordato come il documentario sia «un significativo e corposo assaggio della bella realtà della mostra su Giovanni Paolo I, realizzata in un lavoro di sinergia tra diocesi e comune», seguito da don Andrea Dal Cin, responsabile diocesano del progetto, che ha evidenziato i sentimenti di «orgoglio, entusiasmo, passione e gratitudine che hanno guidato gli operatori nella realizzazione del video».

Il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto ha manifestato la soddisfazione per la realizzazione del progetto, sottolineando la prospettiva dell’iniziativa di «onorare la memoria del vescovo Luciani». Da ricordare che lo stesso Luciani fu insignito della cittadinanza onoraria durante l’amministrazione di Aldo Toffoli, il 1° febbraio 1970. Gli ha fatto eco l’assessore vittoriese alla cultura Antonella Uliana, che ha messo in luce la capacità del documentario di «unire l’aspetto storico-dottrinale all’aspetto più quotidiano e popolare di Luciani».

Il vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio Flavio Salvador ha affermato la volontà della cooperativa di credito di «sostenere questa iniziativa per puro spirito di solidarietà e gratuità, nell’ottica di una morale cristiana», che ispira anche lo statuto dello stesso istituto.

Infine, il già citato Loris Serafini ha ribadito che l’occasione del documentario è stata «un motivo di rafforzamento del legame tra le Diocesi di Vittorio Veneto e Belluno-Feltre e gli enti che vi operano», esprimendo «l’auspicio che possa proseguire ancora in futuro».

L’incontro pubblico e il documentario si possono vedere qui sotto.

Beatrice Zabotti – QDP