L’editrice San Paolo pubblica il 24° volume di don Ezio Del Favero

La foresta favolosa di don Ezio

Le storie di questa raccolta vengono da vari paesi del mondo, dall’Europa all’Asia, dall’Africa alle Americhe

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È una penna brillante, ma anche inesauribile! A fine marzo di quest’anno, don Ezio Del Favero ci ha regalato “Le parabole della montagna”, edite da Elledici. Sei mesi dopo sono i cataloghi della San Paolo a fargli spazio con “Una foresta favolosa”. Il prestigio delle case editrici conferma l’aura di cui il mondo editoriale italiano circonda l’Autore, che nello scorso mese di giugno ha meritato un posto al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Con quest’ultima opera don Ezio arriva al suo 24° volume, dedicato ai misteri degli alberi e ispirato a un aforisma di Leonora Speyer: «Gli alberi sono il grande alfabeto di Dio. Con loro Egli scrive, in verde brillante, in tutto il mondo, i suoi pensieri sereni». Le storie di questa raccolta provengono da vari paesi del mondo, dall’Europa (Italia, Spagna, Francia, Svezia, Russia europea, Lapponia, Nord Europa), all’Asia (Israele, India, Russia asiatica, Cina, Giappone), all’Africa (Algeria, Madagascar, Kenya), alle Americhe (Paraguay, Indiani d’America).

È una passione nata durante la missione in Africa, dove le storie e i proverbi sono pane quotidiano, almeno finché quel mondo non si uniformerà alla globalizzazione. «L’africano dei villaggi, non solo il bambino» – conferma don Ezio – «si commuove, quando gli parli attraverso esempi, aneddoti, storielle. Si commuove e ti segue». Così don Ezio ha ascoltato le tradizioni, raccogliendo più di duemila proverbi e centinaia di storie, traducendole e riadattandole, con un occhio particolare per quelle che avevano un insegnamento vicino ai valori cristiani, utili quindi per la catechesi e la predicazione. Al suo rientro in Italia, nel 1992, la prima uscita con i “Voli di ali di libellula”, che ha avuto cinque edizioni e traduzioni in spagnolo, francese, inglese. Il regista limanese Roberto Bristot “Brio” ne ha tratto un video, che ha avuto tre edizioni.

Incoraggiato dal pubblico, don Ezio ha continuato a raccogliere dal mondo storie, accolte soprattutto dall’editore Gribaudi di Torino. Dal 1999 ogni settimana ha avuto il suo posticino sul settimanale diocesano L’Amico del Popolo; dal 2021 si è fatto un posto sul sito della nostra diocesi. L’intonazione è sempre la stessa, come conferma l’Autore: «Ricerco la “perla”, ovvero la storia che mi piace e che di suo trasmette un insegnamento importante, un valore universalmente riconosciuto e vicino ai valori cristiani. Poi traduco ed elaboro la storia, fino a renderla “appetibile”, ossia della giusta lunghezza e dallo scorrimento lineare e semplice, adatto a tutti. Suggerisco la morale, ma il racconto di suo ha la capacità di trasmetterla, e questo diventa uno dei criteri per scegliere la perla giusta. Se il racconto piace a me, che ormai ne conosco a magliaia, immagino che possa meritare la pubblicazione».

Sempre don Ezio correda con illustrazioni i suoi libri: in passato ha coinvolto soprattutto il succitato artista “Brio”; alle “Parabole della Montagna” ha collaborato l’illustratrice trevisana Elena Rizza; la “foresta favolosa” ospita le opere dell’illustratrice e grafica agordina Lucia Coltamai.

Non gli facciamo un torto nell’ipotizzare come prima fonte di ispirazione le parabole del Maestro. Il vangelo racconta l’episodio del dodicenne Gesù seduto tra i dottori nel tempio. Catapultato dalle periferie di Nazareth nel cuore pulsante della vita religiosa dell’antico popolo, si avventurò a discutere con i massimi esponenti della sapienza antica. Poi però fece una scelta diversa: anziché affrontare i cavilli dei legulei e pontificare sui massimi sistemi delle dottrine rabbiniche, preferì parlare in parabole.

Davide Fiocco