A cura di don Ezio Del Favero

100 – La grazia e la forza di GiraSole

Così, la Terra conosceva una parte dominata dalle tenebre e un'altra dominata dalla luce.

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In un altopiano sulle Ande, importante catena montuosa dell’America meridionale, la grande comunità del villaggio era riunita intorno al fuoco durante una serata estiva.

Un vecchio, discendente degli Incas, cominciò a raccontare: «Migliaia di anni fa, il mondo era diviso tra il Sole (Inti) durante il giorno e la Luna (Killa) e le Stelle (Quyllur) durante la notte. Così, la Terra conosceva una parte dominata dalle tenebre e un’altra dominata dalla luce.

Ma il forte desiderio della Luna era che l’oscurità potesse vincere, così da diventare la signora indiscussa della Terra, mentre il Sole ne sarebbe diventato il servo. Pertanto, tra Killa-luna e Inti-sole scoppiò la guerra…

Il Sole aveva una figlia il cui nome era Wayta-Inti (“Gira-Sole”). La ragazza era diversa dalle coetanee, non solo per la sua bellezza, ma soprattutto per il suo vigore e il suo coraggio, davvero particolari. GiraSole propose a suo padre di combattere uno fianco all’altro contro la Luna: “Dobbiamo vincere! Altrimenti saremo avvolti dalle tenebre!”. “Sono d’accordo!”, rispose il Sole, assai preoccupato. Poi aggiunse: “Però non dimenticare che io sono vecchio e che mi manca la forza di combattere. Inoltre, la Luna ha anche le Stelle dalla sua parte e la loro vittoria è pressoché assicurata!”.

La figlia lo incoraggiò: “Ma ci sarò io al tuo fianco per combattere!”. “No, figlia mia, è troppo pericoloso! E comunque non avremo alcuna possibilità di successo!”.

GiraSole non ascoltò i consigli del padre e partecipò al combattimento – che si svolse proprio sull’altopiano dove si trova il nostro villaggio – con il vigore e la forza di un uomo. Alla fine della feroce battaglia, il Sole fu dichiarato vincitore. Decretata la vittoria, la figlia del Sole si tolse l’elmo e rivelò il suo splendido volto. La Luna vide che il suo vincitore era una donna e aveva lunghi capelli biondi come spine dorate sulle sue spalle e dei bellissimi occhi neri. Allora, furiosa, le lanciò un sortilegio: “Che tu sia, d’ora in poi, una pianta, GiraSole di fatto e non solo di nome! E quando il Sole apparirà nel cielo, che tu ti rivolga continuamente a lui!”.

Fu così che, a causa della maledizione della Luna, la ragazza si trasformò in uno splendido fiore che ricalcava tutta la sua bellezza. I suoi capelli biondi si trasformarono in grandi petali gialli e i suoi occhi neri in semi oscuri. E a tutt’oggi l’incantesimo non è ancora spezzato e Wayta-Inti, trasformata nel magnifico fiore che è il Girasole, guarda ancora e senza sosta verso il suo caro Inti, il Sole».

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La parabola – raccolta in Perù – ricorda l’importanza del Girasole per il popolo Inca, una delle maggiori civiltà precolombiane che si sviluppò sull’altopiano andino tra il XII e il XVI secolo, giungendo a costituirvi un vasto impero. Originario del Perù, il Girasole era conosciuto e usato da secoli nella civiltà Inca dov’era simbolo di sovranità e del potere di Inti, il dio Sole. Per gli Incas era una pianta sacra, usata a scopo rituale, divinatorio (raffigurazione del dio Sole sulla terra) e alimentare, per le proprietà nutritive dei suoi semi.

Il colore che rappresenta il girasole è simbolo di allegria, solarità e vivacità. Chi regala un girasole vuole comunicare un messaggio di letizia e di felicità. Altri significati che il girasole include: gioia, ottimismo, onestà, longevità, pace, ammirazione e devozione. Il girasole, universalmente, ha il potere di portare allegria alle persone. Porta felicità in quanto il colore giallo brillante rappresenta gioia e sorrisi, qualità che il girasole incarna. Ottimismo, in quanto, guardando il sole, si guarda il lato positivo. A causa della sua robustezza è anche simbolo di vitalità e longevità.  

I Girasoli hanno ispirato molti artisti.

– Vincent van Gogh. Il girasole è stato un soggetto privilegiato del pittore olandese, simbolo di gioia e ottimismo.

– Bodhi Smith: «Guarda la sua forma, con gialli e arancioni vibranti; un girasole può illuminare la tua giornata. È come se sorridesse come un volto felice dipinto sul sole. Quindi, se fai solo una cosa tutto il giorno lascia che sia sorridere, così puoi illuminare la giornata degli altri intorno a te come il girasole».

– Allen Ginsberg: «Dentro, siamo tutti girasoli dorati».

– André Maurois: «Ella si paragonava al girasole che, una volta contemplato in tutto il suo splendore il sole vivido e senza nubi che per un momento ha consentito a illuminarlo, non può più pensare per tutto il resto della sua esistenza che un minore oggetto possa esser degno del suo culto e della sua ammirazione».

– Jean Paul: «Un amico è di volta in volta sole e girasole, esso attrae e segue».
– Marie Williams Johnstone: «I veri amici sono come girasoli luminosi che non svaniscono mai, anche a distanza e nel tempo».