Il prossimo 26 agosto a Canale d’Agordo

La prima memoria liturgica del Beato

Il cardinal Stella presiederà la celebrazione per la prima volta nella memoria del beato Giovanni Paolo I

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Sarà il cardinal Beniamino Stella a presiedere la celebrazione eucaristica in onore del beato Giovanni Paolo I, per la prima volta nel giorno della memoria liturgica. Il Porporato ha accolto di buon grado l’invito che il vescovo Renato gli ha rivolto con «la consapevolezza della “grazia” della beatificazione per la Chiesa di Belluno-Feltre», che fu evidente il 4 settembre scorso: ricordiamo tutti il momento in cui papa Francesco dichiarò «con Autorità Apostolica» che il nostro “don Albino” poteva essere «chiamato Beato» e che la sua memoria si sarebbe celebrata «ogni anno il 26 agosto».

Con questo invito, il Vescovo intende manifestare al Cardinale tutta «la riconoscenza della nostra Chiesa di Belluno-Feltre», poiché proprio lui ci ha «accompagnati in questo iter di beatificazione di Albino Luciani», guidando la Postulazione della causa dal dicembre 2015 fino alla beatificazione.

La celebrazione è prevista – come da tradizione –  sabato 26 agosto, alle ore 16.30, a Canale d’Agordo. Ma in tutta la nostra diocesi quel giorno si celebrerà la memoria liturgica del nuovo Beato.

Il Dicastero per il culto divino ha recentemente approvato i testi liturgici per la celebrazione eucaristica e per la Liturgia delle ore, scaricabili da questo sito. Va evidenziata la preghiera di colletta, che è un intarsio di citazioni del magistero di Papa Luciani in quel lontano settembre del 1978: «O Padre, che hai guardato all’umiltà del tuo servo, il beato Giovanni Paolo I, papa, per offrire alla tua Chiesa una mirabile testimonianza di fede, speranza e carità, per sua intercessione ravviva nel nostro cuore la gioia di saperci amati di intramontabile amore». Il testo per l’Ufficio delle letture – che è una parte del breviario – è invece un estratto dell’Udienza generale del 13 settembre 1978, dedicata alla fede, durante la quale tra l’altro il Papa disse: «Anche se nella Chiesa ci sono, e ci sono qualche volta, dei difetti e delle mancanze, non deve mai venire meno il nostro affetto verso la Chiesa».