Doppia intervista a cura di Luigi Guglielmi

Papa Luciani, ogni giorno mail da tutto il mondo

A confronto il vescovo Renato Marangoni e don Davide Fiocco, collaboratore della Postulazione

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

«Non passa giorno che non debba rispondere a mail: Filippine, Brasile, Messico soprattutto. Per fortuna c’è Google Translate e così riesco a rispondere! Chiedono reliquie, che non si possono concedere per il momento». Lo racconta don Davide Fiocco, direttore del Centro Papa Luciani di Col Cumano, a Santa Giustina. Dopo la notizia del miracolo, ufficialmente attribuito a Papa Luciani, si è ancor più acceso l’interesse dei devoti di tutto il mondo per Giovanni Paolo I. «Si assiste a questo bisogno del popolo di Dio di “toccare”, di avere qualcosa di questo prossimo Beato». Il papa bellunese sarà proclamato Beato il prossimo anno.

Interesse e devozione che, comunque, ci sono sempre stati. «Io sono di Canale d’Agordo» – racconta don Davide – «ne posso dare testimonianza personale, per 43 anni della mia vita, dal 26 agosto del 1978. Io abitavo sulla strada che porta alla casa di Papa Luciani e vedevo. E posso dire non è mai venuto meno l’afflusso di persone che vengono a vedere, a toccare, a cercare una concretezza in questo luogo che ha dato i natali al mio – scusate – più illustre concittadino».

«Ecco, questo mi colpisce e deve essere anche inteso in senso corretto e positivo, va valorizzato molto quello che vediamo», replica a don Davide il vescovo Renato Marangoni. Il dialogo è stato colto dall’Amico del Popolo lunedì 18 ottobre in Vescovado a Belluno, all’aperto, affacciati sul Piave e con la vista sul duomo. «Qui dove tutto è segno di altro, tutto ha un valore – noi diciamo, con una parola un po’ così – tutto ha un valore sacramentale, perché rimanda ad altro», riflette il Vescovo.

Continua a leggere…