Nell’anno che verrà il nostro “don Albino”, papa Giovanni Paolo I, salirà agli onori degli altari. Il riconoscimento del miracolo, annunciato il 13 ottobre scorso, è stato l’ultimo passo. Ora si attende solo che venga fissata la data per la cerimonia di beatificazione. In un recente incontro informale in Vaticano, papa Francesco ne ha parlato con il presidente della Provincia, Roberto Padrin, lasciando intendere che la proclamazione sarà fissata dopo l’estate, tra settembre e ottobre. Nel frattempo molte cose si stanno mettendo in moto.
Iniziative della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I
Martedì 21 dicembre, era convocato presso la Segreteria di Stato in Vaticano il Consiglio di amministrazione della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, che ha assunto diverse iniziative.
Anzitutto è stato annunciato per il prossimo mese di maggio del 2022, un convegno di studi presso la Pontificia Università Gregoriana, sul tema: «I sei vogliamo: il magistero di Giovanni Paolo I alla luce della carte d’archivio». Nell’occasione sarà presentato un nuovo volume, edito dalla Libreria Editrice Vaticana e dalla San Paolo: «Giovanni Paolo I Il Magistero – Testi e documenti del Pontificato». Il volume, curato dalla Fondazione stessa, costituisce l’edizione critica di tutti gli interventi e i discorsi pronunciati da papa Luciani nel corso del suo pontificato, edizione corredata da una sinossi dei testi autografi rinvenuti nell’agenda e nel block notes di quel lontano settembre 1978. Un lavoro necessario, per il fatto che le fonti stampate dell’epoca spesso non corrispondono alle registrazioni audio.
Inoltre, a breve, il catalogo della San Paolo ospiterà anche l’edizione ridotta, destinata a un pubblico più vasto, della corposa biografia ex documentis, firmata da Stefania Falasca, Davide Fiocco e Mauro Velati; la prefazione di questa nuova edizione sarà firmata dal card. Pietro Parolin .
Oltre all’attività accademica e bibliografica, la Fondazione si è fatta carico di due realizzazioni in terra veneta. Anzitutto la catalogazione e l’adeguata collocazione del lascito librario del patriarca Luciani, ora custodito nella Biblioteca del Patriarcato di Venezia presso il Seminario lagunare. Inoltre, grazie alla generosa collaborazione di un benefattore cadorino, la Fondazione ha potuto deliberare un analogo intervento per la catalogazione e la valorizzazione dei tremila volumi della biblioteca pievanale di Canale d’Agordo, attualmente custodita in canonica: sono i volumi che nel 1931 il giovane chierico Albino raccolse dalle soffitte della parrocchia e catalogò, dando una prima prova della sua incredibile capacità di studio e analisi.
Un inno del Coro Arcobaleno per la beatificazione
Nata in un contesto diverso, non è meno significativa l’iniziativa del Coro Arcobaleno di Limana, che ha coinvolto i suoi giovani cantori nella scoperta del prossimo beato. Il 10 dicembre scorso nel municipio di Limana è stato presentato, in anteprima per la stampa, il brano musicale “Sempre piccoli”, scritto da Lodovico Saccol – noto autore di brani per lo Zecchino d’Oro – e interpretato dal Coro Arcobaleno. È un pezzo inedito, che riprende le parole più commoventi di quel pontificato: «Noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. È papà, più ancora è madre».
«È proprio dalla semplicità delle parole di Albino Luciani, in grado di raggiungere chiunque, che è nata questa canzone» – spiega il compositore – «Il testo è venuto naturale».
Oltre a una coinvolgente linea melodica, il pezzo è corredato anche da un brioso video, in cui i bimbi del coro di Limana sono protagonisti. Essi hanno seguito tutte le tappe dell’esistenza di Luciani: «il coro ha calpestato le orme di papa Luciani sulle strade e le piazze di Roma, le calli e i ponti di Venezia, la chiesa, il museo e la casa natale a Canale d’Agordo. Nel suo viaggio canoro, il coro Arcobaleno ha cantato a Roma con il piccolo coro “Kol Rinà”, diretto da Gabriella Costanza, a Venezia con il piccolo coro “Valcuvia e Rosetum”, diretto da Margherita Gianola, e infine a Canale d’Agordo ci siamo incontrati con la corale di Limana con cui abbiamo anche inciso il brano, grazie alla collaborazione artistica/musicale della nostra direttrice Donatella Triches, che di questo brano ha curato le armonizzazioni».
Ne è venuto un luminoso ritratto del Papa bellunese, visto con gli occhi dei bambini. Un’operazione quanto mai importante, visto che i 43 anni decorsi dalla sua morte lo rendono ormai sconosciuto a chi ha meno di cinquant’anni. Scrivono gli amici del Coro: «Appena il Covid ce l’ha permesso, è iniziato il nostro viaggio canoro sulle orme di Papa Luciani. L’idea di far conoscere, in particolare ai bambini, la figura del papa, è nata nell’ambito del percorso per la sua imminente beatificazione». Proprio perché «il nostro coro si propone di valorizzare il territorio».
Il video e il brano musicale saranno poi presentati al pubblico in concomitanza dell’annuncio della data della beatificazione di Papa Luciani. Una breve clip, curata da Telebelluno, è visibile su youtube. [DF]