Le omelie di capodanno

Le solenni celebrazioni a conclusione dell’anno e per la Giornata mondiale della pace

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L’omelia per il Te Deum di fine anno in Cattedrale

In un “batter d’occhio” stasera passiamo da quello che rappresenta la parola “fine” a ciò che comporta la parola “inizio”. Dunque, finire e iniziare: così accostati i significati sono ciascuno necessario all’altro. Se ci guardiamo bene ogni giorno noi finiamo e iniziamo. C’è sempre un pezzo di noi che finisce e un pezzo che inizia. La nostra vita è in questo gioco. Impararlo, sperimentarlo, allenarsi in esso, diventarne competenti è l’arte di vivere. Anche in questa celebrazione in cui chiudiamo l’anno, vi si scorge subito anche l’inizio, perché l’impulso a ricominciare è proprio del vivere. Continua a leggere…

Per la 57ª giornata mondiale della pace a Feltre e in Cattedrale

«Per mezzo di lei [Maria] abbiamo ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio». Così ci siamo rivolti a Dio Padre nella preghiera di colletta, poco fa. Dopo otto giorni dalla celebrazione del Natale di Cristo, la nostra attenzione è ancora attirata da Maria. La fede della Chiesa non tralascia di guardare a lei, la madre di Gesù. La Chiesa ne risulta affascinata. In Maria vi è un segno che non finisce di stupirci. Dio si è vincolato a questa umanità, di cui siamo parte: ha desiderato e voluto sperimentarla nel suo aspetto più intenso e più qualificante: generare la vita umana. Continua a lettere…

Icona originale di Michela Rossa